Economia

Dazi, «In base alle dichiarazioni di Trump, Berna valuterà i prossimi passi»

Seduta a porte chiuse del Consiglio federale per discutere le possibili ripercussioni – Preoccupazione per la bilancia commerciale – Attesa per domani una comunicazione
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Francesco Pellegrinelli
02.04.2025 15:28

In che modo i dazi di Trump impatteranno sulla Svizzera? Prima dell’annuncio del presidente USA – atteso per questa sera alle 22 – il Consiglio federale ha tenuto una seduta a porte chiuse per valutare, assieme a un gruppo di esperti, i vari scenari di intervento. «Sono stati valutati i possibili effetti a livello commerciale e finanziario», ha spiegato la portavoce ad interim, Ursula Eggenberger, a margine di una conferenza stampa. «In base alle dichiarazioni di Trump, il Consiglio federale valuterà i prossimi passi».

Eggenberger non ha escluso, forse già per domani, una comunicazione al riguardo. Intanto, come anticipato dalla NZZ, nelle prossime settimane il ministro dell’economia Guy Parmelin e la presidente Karin Keller-Sutter si recheranno negli Stati Uniti, per la prima volta da quando è entrato in carica il nuovo Governo americano. È previsto che partecipino alle riunioni di primavera del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca mondiale, che si terranno a Washington dal 22 al 26 aprile. I due consiglieri federali intendono utilizzare la conferenza anche per incontri bilaterali.

Resta da vedere se ci sarà un vertice con le controparti americane. La visita dei due «ministri» – ricordiamo – segue quella di Helene Budliger Artieda, direttrice della SECO, la quale il mese scorso si è recata a Washington per incontrare i rappresentanti della nuova amministrazione. «La Svizzera ha buoni argomenti», aveva commentato Budliger alla NZZ. «Da anni facciamo quello che vuole il presidente Trump». In particolare, la Svizzera ha abolito i dazi sui prodotti industriali. In quell’occasione, la direttrice della SECO aveva evocato, come possibile elemento di attrito, la bilancia commerciale a favore della Svizzera. Non solo. Nel 2023 il deficit commerciale degli Stati Uniti ha continuato a crescere: le esportazioni dalla Svizzera sono aumentate del 14,4%, mentre le importazioni dagli Stati Uniti sono diminuite del 13,2%. Circa due terzi delle esportazioni elvetiche sono costituiti da prodotti farmaceutici e chimici.