Deturpati murales di Falcone e Borsellino a Carpi

Ats
25.01.2016 16:03

MODENA - A Carpi, nel Modenese, sono comparse scritte di scherno sui murales dedicati ai due giudici siciliani assassinati dalla mafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Fatti con un pennarello negli ultimi giorni, gli sfregi sembrerebbero opera di vandali e raccolgono ora la condanna di Rita Borsellino e Giuseppe Schena, presidenti rispettivamente del Centro studi, documentazione e ricerca "Paolo Borsellino" e della Fondazione Cassa Risparmio di Carpi.

"Stigmatizziamo quelle scritte di inaudita gravità - dichiarano la sorella del giudice ucciso dalla mafia e Schena in una nota congiunta - perché vanno a sfregiare la memoria di alcuni uomini che, oltre ad un indubbio esempio di probità e dirittura morale, rappresentano anche uno tra i più importanti simboli di impegno civile del nostro recente passato. Salvaguardarne la memoria e coltivarne l'eredità non è impresa di poco conto, perché ha a che vedere con il nostro presente e, soprattutto, con il nostro futuro, sol che lo si desideri all'insegna di legalità, giustizia e diritti".

"Poco importa - aggiungono - che dietro gesti così vigliacchi e incivili si celi l'intento di lanciare un segnale intimidatorio o che si tratti invece del gesto scriteriato e balordo di qualche sprovveduto inconsapevole della valenza dei dipinti che ha deturpato. Fatto sta che questo atto testimonia, insieme ad altri restituiteci dalla cronaca giudiziaria, come vi sia più che mai necessità di un serio e duraturo impegno nel sensibilizzare soprattutto tra le giovani generazioni a una cultura della legalità e del rispetto".

"Rispondiamo dunque agli atti che feriscono e vilipendono quelle che sono memoria ed eredità di chiunque abbia a cuore le sorti della nostra democrazia - concludono la Borsellino e Schena - non tanto con una sterile indignazione, quando con rinnovata determinazione nel proseguire nell'opera di contrasto alla cultura mafiosa, stringendo saldamente nelle nostre mani quel testimone che Paolo e Giovanni ci hanno consegnato con la loro scomparsa".