Difesa aerea europea, la Svizzera firma la domanda di adesione

La Svizzera, per il tramite del capo dell'armamento Urs Loher, ha firmato la domanda di adesione all'iniziativa European Sky Shield (ESSI) - iniziativa tedesca che riunisce attualmente 11 Paesi - allo scopo di allargare le opportunità di cooperazione internazionale nel campo della difesa terra-aria. Gli Stati membri hanno ora due mesi di tempo per esprimersi sulla richiesta elvetica.
L'ESSI, stando a un comunicato odierno, dovrebbe consentire un miglior coordinamento dei progetti di acquisto, della formazione e degli aspetti logistici nel campo della difesa terra-aria. Tuttavia, Berna potrà decidere liberamente se e in che misura partecipare all'ESSI e quali sistemi d'arma acquistare.
La firma della domanda di adesione dà il via libera al processo di adesione vero e proprio, realizzando una decisione del Consiglio federale risalente all'aprile scorso che segue la firma della dichiarazione di intenti - compresa una dichiarazione supplementare relativa a riserve in materia di diritto della neutralità, come fatto dall'Austria - del luglio 2023.
Nella dichiarazione aggiuntiva Berna e Vienna hanno fissato le loro riserve in materia di diritto della neutralità al fine di escludere, ad esempio, qualsiasi partecipazione o collaborazione a conflitti militari internazionali.
Il presidente dell’ESSI sottoporrà ora per consultazione a tutti gli Stati membri la domanda di adesione e la bozza della relativa dichiarazione della Svizzera. Gli Stati membri hanno due mesi di tempo per esprimere il proprio consenso o la propria riserva motivata. Se non verranno espresse riserve, la Svizzera potrà firmare la dichiarazione di adesione e l'ESSI Cooperative Procurement Framework Memorandum of Understanding (MoU), documento alla base dell'ESSI.