Disabili, verso una migliore protezione dalla discriminazione

Una migliore protezione delle persone con disabilità contro la discriminazione nel mondo del lavoro e nell'accesso alle prestazioni, ma anche il riconoscimento delle lingue dei segni svizzere. È quanto prevede il progetto di revisione parziale della legge in materia, posto oggi in consultazione dal Consiglio federale.
Attualmente chi è in situazione di handicap gode di una piena protezione contro la discriminazione soltanto se il suo datore di lavoro è lo Stato, rileva l'esecutivo in una nota, aggiungendo che è pertanto previsto di estendere la tutela ai rapporti di lavoro di diritto privato e alle prestazioni destinate al pubblico fornite da privati.
Questi ultimi saranno tenuti ad adottare «accomodamenti ragionevoli» per eliminare gli svantaggi nei confronti delle persone con disabilità, aggiunge il governo. I fornitori potranno essere, per esempio, obbligati a offrire prestazioni online prive di barriere e i datori di lavoro ad accordare ai dipendenti con disabilità orari di lavoro più flessibili.
Le tre lingue dei segni svizzere saranno riconosciute e saranno promosse le pari opportunità delle persone sorde o audiolese. Il progetto tiene conto degli interessi linguistico-culturali delle persone non udenti in una sezione separata, prosegue la nota, aggiungendo che è previsto di riorganizzare e raggruppare le disposizioni vigenti sull'accesso alle informazioni.
Il Consiglio federale ha approvato anche quattro programmi prioritari nei settori del lavoro, delle prestazioni, dell'alloggio e della partecipazione, per i quali stanzia fondi supplementari di 500'000 franchi l'anno.
Essi devono in particolare contribuire a migliorare le condizioni per la futura attuazione delle modifiche della legge sui disabili, promuovendo per esempio lo scambio di esperienze tra la Confederazione, i Cantoni e la società civile, l'elaborazione di documenti di base per le pari opportunità e la sperimentazione di misure che contribuiscano ad accelerare la realizzazione dei diritti delle persone con disabilità, conclude il governo.