Stati Uniti

Donald Trump: «C'è un acquirente per TikTok, Xi accetterà»

Il presidente statunitense non ha voluto rivelare il nome dell'acquirente, ma ha detto che l'operazione potrebbe concludersi a breve
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Ats
29.06.2025 19:13

I 170 milioni di Tiktokers americani possono tirare un sospiro di sollievo.

Dopo aver prorogato la scadenza per la vendita della piattaforma cinese a settembre, Donald Trump ha infatti ha annunciato di aver trovato un acquirente statunitense e che l'operazione potrebbe concludersi a breve con la benedizione del presidente Xi Jinping.

«Abbiamo un acquirente», ha dichiarato in un'intervista a Fox News senza dire il nome dell'azienda che dovrebbe rilevare la app dalla cinese Bytedance evitandone così il bando negli Stati Uniti. Dal suo ritorno alla Casa Bianca The Donald non ha mai nascosto il suo sostegno a TikTok tanto da invitare all'insediamento il ceo Chew Shou Zi e ha sempre assicurato che l'avrebbe salvata.

Già lo scorso 22 gennaio, all'indomani della cerimonia di inaugurazione, aveva dichiarato che c'erano molte aziende interessate ma in questi mesi nessuno si è fatto avanti e così il tycoon è stato costretto a rinviare già due volte la scadenza per la vendita.

Anche Bytedance aveva espresso alcuni dubbi sull'operazione sostenendo, lo scorso aprile, che «ci sono ancora alcune questioni chiave da risolvere». Ora Trump afferma di avere avuto il via libera perfino dal leader di Pechino. «Probabilmente lo farà», ha dichiarato riferendosi a Xi.

Tra i papabili per il mega acquisto ci sono i giganti Meta, Microsoft, Oracle e Walmart, che in passato hanno espresso interesse, ma anche Amazon ed Elon Musk sono dati tra i possibili candidati. «Sono persone molto ricche, lo rivelerò tra due settimane», si è limitato a dire Trump.

Quanto alle preoccupazioni per la sicurezza e cioè i timori che l'app sia sfruttata dal governo cinese per spiare gli americani, motivo per il quale l'amministrazione di Joe Biden ne decise il divieto a meno di un cambio di proprietà, il tycoon ha minimizzato sottolineando che si potrebbe dire lo stesso di «tutto ciò che è prodotto in Cina, come i nostri telefoni».

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