Donald Trump pronto al ritiro dall'accordo sul nucleare

NEW YORK - Donald Trump fra poche ore annuncerà il ritiro degli Stati Uniti dall'accordo sul programma nucleare dell'Iran. Lo afferma il New York Times, citando fonti diplomatiche europee che spiegano come gli alleati del Vecchio Continente abbiano fallito nel convincere il presidente americano che la sua decisione rischia di provocare una nuova escalation tra Teheran e l'Occidente (Vedi suggeriti).
"Le possibilità che Trump annunci di restare nell'intesa sono molto ridotte", afferma uno dei diplomatici ascoltati dal Times. La decisione del presidente americano Donald Trump in merito al ritiro degli USA dal JCPOA (acronimo inglese di Joint Comprehensive Plan of Action, ossia Piano di azione congiunto globale, raggiunto a Vienna nel 2015 fra Iran e USA, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania), che prevede una sospensione delle attività nucleari iraniane in cambio dell'abolizione delle sanzioni internazionali, era attesa da giorni. In questo modo verranno quindi aperte le strade a sanzioni alle banche dei Paesi che non ridurranno le importazioni di petrolio iraniano. Per ora invece rimarrebbero in un limbo le esenzioni in scadenza a luglio.
La decisione segue la denuncia del premier israeliano Benyamin Netanyahu secondo cui l'Iran progetta di dotarsi di almeno cinque ordigni nucleari analoghi a quelli di Hiroshima.
Anche su Twitter il presidente americano ha confermato che la sua decisione arriverà in giornata: "Annuncerò la mia decisione sull'Accordo con l'Iran domani dalla Casa Bianca alle 14 (le 20 in svizzera, ndr.)" ha scritto ieri sera.
Nelle ultime tre settimane Francia, Gran Bretagna e Germania hanno premuto su Washington, anche con visite di alto livello come quelle del presidente francese Emmanuel Macron, della cancelliera tedesca Angela Merkel e da ultimo, del ministro degli esteri britannico Boris Johnson, per convincere Trump che lasciare l'accordo sarebbe un errore.