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Il presidente degli Stati Uniti ha detto nello Studio Ovale che «l’intesa è vicina» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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12:32
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«Almeno 34 morti a Gaza nei raid israeliani da ieri sera»
Almeno 34 persone sono state uccise a Gaza negli attacchi israeliani dalla tarda serata di venerdì fino a stamattina. Lo scrive l'Associated Press sul suo sito web citando il personale sanitario della Striscia.
Tra le vittime, ci sono 12 persone uccise allo Stadio Palestine di Gaza City che ospita gli sfollati, e altre otto in appartamenti, secondo il personale dell'ospedale Shifa dove sono stati trasportati i corpi. Altre sei persone sono state uccise nel sud di Gaza quando un attacco ha colpito la loro tenda ad al Mawasi.
12:30
12:30
Al Jazeera: «Salgono a 21 i morti a Gaza nei raid dall'alba»
Il numero di palestinesi uccisi negli attacchi israeliani a Gaza dall'alba di oggi è salito a 21. Lo scrive Al Jazeera citando fonti mediche, senza tuttavia fornire ulteriori dettagli.
11:04
11:04
Gli Houthi rivendicano l'attacco missilistico contro Israele
Gli Houthi hanno rivendicato l'attacco missilistico balistico di questa mattina contro il sud di Israele. In una dichiarazione, il gruppo yemenita afferma di aver preso di mira un «obiettivo nemico israeliano sensibile» a Beer Sheva, dove erano suonate le sirene.
«L'operazione ha raggiunto con successo il suo obiettivo, grazie ad Allah», affermano gli Houthi. L'Idf ha dichiarato che il missile è stato «probabilmente» intercettato. Non ci sono state segnalazioni di impatti.
10:34
10:34
Il Qatar vede una «finestra di opportunità» per una tregua a Gaza
Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar afferma che i mediatori stanno collaborando con Israele e Hamas per sfruttare lo slancio del cessate il fuoco di questa settimana con l'Iran e lavorare per una tregua nella Striscia di Gaza.
«Se non sfruttiamo questa finestra di opportunità e questo slancio, sarà un'opportunità persa, come già accaduto di recente. Non vogliamo che accada di nuovo», ha dichiarato Majed al-Ansari in un'intervista rilasciata all'Afp.
10:33
10:33
Trump: «È una bufala che voglio dare 30 miliardi all'Iran per il nucleare civile»
«Chi tra i media fake news è quel mascalzone che dice che 'il presidente Trump vuole dare all'Iran 30 miliardi di dollari per costruire impianti nucleari civili?'. Mai sentito parlare di questa idea assurda. È solo un'altra bufala diffusa dalle Fake News per squalificarci. Questa gente è MALATA!!!».
Così su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump commenta le indiscrezioni secondo cui gli Usa avrebbero preparato un piano da miliardi di dollari per lanciare un programma nucleare civile iraniano.
09:56
09:56
Funerali a Teheran: c'è anche Esmail Qaani, dato per morto
Anche il comandante delle Forze Quds delle Guardie Rivoluzionarie, Esmail Qaani, è tra le migliaia di persone presenti al corteo che sfila a Teheran per i funerali dei comandanti militari morti durante la guerra di 12 giorni con Israele.
Qaani era stato dato per morto nell'attacco israeliano all'Iran del 13 giugno scorso, anche se un video rilanciato sui social il 24 giugno apparentemente mostrava il generale vivo a Teheran, senza tuttavia conferme ufficiali. Qaani era stato dato per morto anche lo scorso ottobre, quando si ipotizzò che fosse rimasto ucciso in un raid dell'Idf su Beirut.
Anche il presidente iraniano Masoud Pezeshkian partecipa al funerale di oltre 60 iraniani, principalmente comandanti militari, scienziati nucleari, nonché di quattro donne e quattro bambini, morti durante la guerra di 12 giorni con Israele. Il corteo funebre è partito dall'Università di Teheran, vicino a piazza Enghelab, e proseguirà fino a piazza Azadi.
Le immagini della televisione di Stato mostrano le bare, coperte dalla bandiera iraniana, e le foto dei defunti durante la cerimonia organizzata dallo Stato.
Hossein Salami delle Guardie Rivoluzionarie, il capo di stato maggiore delle forze armate Mohammad Bagheri, insieme alla moglie e alla figlia giornalista, lo scienziato nucleare Mohammad Mehdi Tehranchi e sua moglie, e il comandante delle Forze Aerospaziali delle Guardie Rivoluzionarie Amirali Hajizadeh sono tra le personalità militari il cui funerale si terrà oggi.
In occasione dell'evento, il governo ha annunciato oggi la chiusura di tutti gli enti pubblici, ad eccezione di banche e centri sanitari. Il Ministero della Salute ha annunciato che almeno 627 civili sono stati uccisi durante gli attacchi israeliani.
09:50
09:50
Idf: «Missile Houthi probabilmente abbattuto, nessun ferito»
Il missile balistico lanciato contro Israele dagli Houthi yemeniti è stato «probabilmente» intercettato dalle difese aeree, secondo quanto dichiarato dall'esercito israeliano e riportato dal Times of Israel.
Le Idf affermano che sono stati effettuati tentativi di abbattere il missile, apparentemente con successo. Non si segnalano feriti o impatti.
Le sirene hanno suonato a Beer Sheva, Dimona, Arad e nelle aree circostanti nel sud di Israele. Quattro minuti prima del suono delle sirene, è stato diramato un avviso ai residenti dell'attacco missilistico a lungo raggio tramite una notifica push sui loro telefoni.
08:00
08:00
Il punto alle 8.00
«Raggiungeremo un cessate il fuoco a Gaza entro la prossima settimana». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nello Studio Ovale sottolineando che «l'intesa è vicina».
«L'Iran aveva un programma molto vasto e ambizioso, e parte di esso potrebbe essere ancora in piedi. E se così non fosse, è anche ovvio che le conoscenze ci sono»: ha dal canto suo dichiarato alla CBS il capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), Raphael Grossi. «La capacità industriale c'è. L'Iran è un Paese molto sofisticato in termini di tecnologia nucleare, come è ovvio. Quindi non si può ignorare questo, con o senza operazioni militari. Non si risolverà la questione in modo definitivo militarmente». Grossi ha affermato che l'Iran non ha ancora chiesto agli ispettori dell'AIEA di lasciare il Paese, in quello che ha definito un segnale positivo. «Il lavoro dovrà continuare. Altrimenti, nessuno avrà idea di cosa stia succedendo in Iran».
L'Iran sta trasferendo parte della sua industria militare, tra cui la produzione di missili balistici e droni, nelle aree controllate dagli Houthi a Saada, Hajjah e nella periferia di Sana'a: lo ha detto Moammar al-Eryani, ministro dell'Informazione del governo yemenita riconosciuto a livello internazionale, esortando il mondo a prendere sul serio la minaccia. Lo riporta Iran International. Eryani ha avvertito che le attività dell'Iran potrebbero trasformare lo Yemen in una piattaforma di lancio per programmi di armi vietate, mettendo a repentaglio la stabilità regionale e bloccando le possibilità di una soluzione politica nel Paese devastato dalla guerra. «L'indifferenza internazionale di fronte a queste misure costerà caro alla regione e al mondo intero, e darà all'Iran l'opportunità di consolidare una pericolosa realtà, trasformando lo Yemen in un laboratorio per lo sviluppo dei suoi programmi proibiti, in una base missilistica avanzata per la Guardia Rivoluzionaria iraniana e in una piattaforma per lanciare minacce alla sicurezza regionale», ha scritto il ministro su X. «Questa crescente minaccia non colpisce solo i Paesi confinanti, ma rappresenta anche un pericolo diretto per l'economia globale, le catene di approvvigionamento e i prezzi dell'energia».
Iran international ha nel frattempo pubblicato su X alcune immagini satellitari catturate da Maxar che sembrano mostrare macchinari per scavi e movimento terra al lavoro ieri nel sito nucleare iraniano di Fordow bombardato dagli Stati Uniti. Secondo il canale israeliano Channel 12, le immagini potrebbero mostrare tentativi di estrarre uranio per uso militare di cui finora non si è avuta traccia.
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha condannato i commenti «irrispettosi e inaccettabili» del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha affermato di aver salvato la guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, da una «brutta morte». «Se il presidente Trump desidera davvero raggiungere un accordo, dovrebbe mettere da parte i suoi toni irrispettosi e inaccettabili nei confronti della guida suprema iraniana, il Grande Ayatollah Khamenei, e smettere di ferire i suoi milioni di sinceri sostenitori», ha scritto Araghchi sul suo account X.
Intanto, sul fronte bellico, le forze di difesa israeliane (Idf) hanno detto di avere individuato il lancio di un missile proveniente dallo Yemen e diretto su Israele. «I sistemi di difesa aerea sono stati attivati per intercettare la minaccia», afferma l'Idf su Telegram. Le sirene hanno suonato in varie aree di Israele e la popolazione è stata invitata a seguire il protocollo indicato dal Comando interno.
Sul fronte iraniano, invece, secondo Iran International, esplosioni sono state udite a Eslamshahr, nella parte occidentale di Teheran, ed è stasata attivata la contraerea. Iran International cita post di testimoni oculari sui social media. L'area di Bidganeh, nella parte occidentale di Teheran, ospita un complesso militare e un sito missilistico oggetto di attacchi israeliani durante la guerra dei 12 giorni, aggiunge il media iraniano.
Nel frattempo, sono iniziati a Teheran i funerali di Stato per circa 60 persone, tra cui comandanti militari e scienziati nucleari, uccisi nella guerra con Israele, secondo quanto riportato dai media statali. «La cerimonia in onore dei martiri è ufficialmente iniziata», ha dichiarato la TV di Stato, mostrando filmati di persone in abiti neri che sventolavano bandiere iraniane e tenevano in mano le foto dei comandanti militari uccisi.