Berna

Doppia imposizione Svizzera-Germania, messaggio in parlamento

Non ci sono modifiche sostanziali per quanto riguarda la prassi svizzera, precisa il governo in una nota, aggiungendo che il protocollo contiene disposizioni per migliorare la certezza del diritto e la cooperazione
© KEYSTONE/Peter Schneider
Ats
14.06.2024 13:42

Il Consiglio federale ha trasmesso oggi al parlamento il messaggio sul protocollo di modifica della Convenzione per evitare le doppie imposizioni (CDI) con la Germania. L'intesa viene adeguata alle varie esigenze dei due Stati e attua gli standard minimi del progetto BEPS («base erosion and profit shifting»).

Non ci sono modifiche sostanziali per quanto riguarda la prassi svizzera, precisa il governo in una nota, aggiungendo che il protocollo contiene disposizioni per migliorare la certezza del diritto e la cooperazione.

Vi figurano una serie di precisazioni in merito alle attività lucrative indipendenti svolte dai frontalieri e novità riguardanti la procedura amichevole. Viene inoltre recepito l'approccio dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (Ocse) sull'attribuzione degli utili di imprese a stabili organizzazioni.

Tra gli standard minimi del progetto BEPS, c'è per esempio una clausola antiabuso volta a impedire che una persona che non è residente in uno dei due Stati possa ottenere i benefici previsti dalla CDI, prosegue l'esecutivo. Vengono inoltre integrati gli standard minimi relativi alla procedura amichevole.

I Cantoni e gli ambienti economici interessati hanno accolto favorevolmente la conclusione del protocollo, conclude il governo, ricordando che per poter entrare in vigore il documento deve essere approvato dagli organi legislativi di entrambi gli Stati.