Tempeste

Dorian sta devastando le Bahamas con una furia brutale

I danni sono già ingenti, una parte della cittadina di Marsh Harbon è finita sott'acqua - VIDEO e FOTO
Dorian sulle Bahamas. (Foto Youtube)
Red. Online
01.09.2019 14:35

(Aggiornata alle 22.10) - Dorian si è abbattuto con tutta la sua furia sulle Bahamas. L'uragano di categoria 5 - con venti fino a 290 chilometri all'ora e fors’anche oltre, piogge torrenziali se non addirittura bibliche, il più forte dall'inizio dell'anno registrato in tutto il pianeta e fra quelli da record assoluto - è arrivato sulle isole e le ha travolte. Secondo indiscrezioni i danni sono già ingenti, con una parte di Marsh Harbon - cittadina di 6.000 persone alle isole Abaco, le quali fanno parte delle Bahamas - che è finita sott'acqua. Inoltre, sono stati segnalati residenti disperati che hanno cercato rifugio altrove dopo che le loro abitazioni hanno perso il tetto.

Per la cronaca, Dorian è il secondo uragano più forte mai registrato nell’oceano Atlantico dopo Allen nel 1980 e potrebbe uguagliare per la forza dell’impatto a terra il primato dell’uragano del Labor Day del 1935.

La preoccupazione negli USA
Le autorità statunitensi continuano a seguire da vicino gli sviluppi: la prossima meta di Dorian è infatti la costa orientale degli USA, con quattro se non cinque stati nel mirino dell'uragano che è sempre più imprevedibile, visto che lungo il suo cammino continua a cambiare direzione.

«Cercate immediatamente riparo» è l'appello che ha lanciato ancora una volta da Miami il National Hurricane Center ai residenti delle Bahamas, alle prese con l'uragano più forte che ha mai raggiunto le isole e che appunto potrebbe causare danni devastanti. Ora a preoccupare è anche la lentezza con cui Dorian si muove, che lo rende ancora più pericoloso perché potrebbe scaricare la sua furia sulle Bahamas per almeno ventiquattr’ore. Le chiese e le scuole sono state adibite a rifugio per migliaia di residenti delle isole. Hanno trovato riparo anche i turisti vacanzieri di fine agosto, costretti a lasciare i resort, ormai tutti chiusi.

In Florida i preparativi per Dorian sono proseguiti a ritmo serrato, anche se le ultime rilevazioni mostrano che questo stato potrebbe scampare al peggio. Non è infatti atteso l'impatto diretto con la terra ma Dorian non mancherà comunque di causare problemi alla costa atlantica della Florida con i suoi venti e le sue piogge. Evacuazioni obbligatorie sono state ordinate per alcune aree costiere, inclusa Mar a Lago, il resort di Donald Trump conosciuto come la Casa Bianca d'inverno.

Anche North e South Carolina hanno dichiarato lo stato d'emergenza. E lo stesso ha fatto la Georgia per 36 contee. «Data l'imprevedibilità di Dorian dobbiamo prepararci a ogni possibile scenario», ha detto Henry McMaster, governatore della Carolina del Sud.

La scala della forza degli uragani
La categoria 5 è quella massima contemplata dalla scala che definisce la forza degli uragani, ossia la Scala Saffir-Simpson. Il grado massimo contempla queste probabili conseguenze, a causa dei venti che possono raggiungere velocità superiori ai 250 chilometri orari: danni gravissimi agli edifici che possono anche portare al loro abbattimento; completa distruzione di tutte le strutture mobili e completo abbattimento di alberi, insegne, cartelli stradali; estese inondazioni nelle zone costiere che possono superare l’altezza di 6 metri oltre il livello normale del mare. Di conseguenza, è auspicata l’evacuazione in massa di tutti i residenti delle zone costiere pianeggianti fino a 16 chilometri nell’entroterra.

Come vengono denominati cicloni e uragani
Nel bacino del nord Atlantico a dare i nomi ai cicloni e agli uragani è il National Hurricane Center di Miami, quando gli stessi raggiungono venti sostenuti superiori ai 63 km/h. Esistono sei liste di nomi che ruotano ogni anno, così che ogni sei anni i nomi delle tempeste tropicali atlantiche si ripetono.

I nomi sono assegnati in ordine alfabetico a partire dal primo ciclone della stagione, uno per ogni lettera dalla A alla W saltando la Q e la U. Vengono alternati nomi maschili a nomi femminili.

Nel caso si sfori la lettera W (caso avvenuto soltanto nel 2005) il National Hurricane Center utilizza le lettere dell’alfabeto greco.

Tutti i nomi dei cicloni più violenti o distruttivi vengono ritirati definitivamente dalle liste, come è stato per esempio per Katrina, Matthew o Andrew, denominazioni che non saranno mai più utilizzate.

I voli all’interno degli uragani
Qui vi proponiamo inoltre due video dei voli di aerei della NOAA - l’Agenzia federale statunitense che si occupa di oceanografia, meteorologia e climatologia - all’interno dell’uragano Irma effettuati nel 2017.

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