Dormire con i ladri nella camera

Le disavventure all'estero di alcune famiglie vittime di furti nelle automobili, in albergo e villette in affitto: "Sono entrati dalla finestra e non ci siamo accorti di nulla"
Red. Online
14.07.2016 06:00

Le segnalazioni in redazione in questi ultimi tempi non mancano: ogni partenza si porta dietro le sue piccole o grandi incognite. Anche se si scelgono luoghi di villeggiatura tranquilli e familiari, il rischio zero non esiste. I ladri, come si suol dire, non vanno mai in vacanza e il più tranquillo dei viaggi può trasformarsi in un incubo. Alcuni ticinesi ci raccontano le loro disavventure all'estero. Qui una di esse, in edicola le altre, con i consigli del TCS per delle ferie spensierate.«Non sarà il caso di chiudere la finestra?», ha detto Lisa agli zii. Secca la risposta: «Sono quarant'anni che veniamo a Jesolo in vacanza e la finestra è sempre rimasta aperta. Non è mai successo niente. Non preoccuparti piccolina». Così il trio ticinese, che alloggiava al primo piano di un albergo a due stelle, è andato a dormire come ogni sera verso le 23. Prima di spegnere le luce, la zia ha riposto delle collane d'oro e il suo telefonino su un mobile vicino al letto. Il mattino seguente i preziosi oggetti erano spariti. «Sulle prime credevo di averli messi da un'altra parte», racconta la signora. «L'ordine non è il mio forte. Poi ho visto che sul balcone c'era una grande confusione. Allora ho capito: i ladri erano entrati dalla finestra mentre riposavamo ma non ci siamo accorti di nulla. Nessuno dei tre. Possibile? Oltretutto Lisa si è svegliata col sangue che le scendeva dal naso, fatto insolito per lei, e il mal di testa. E se i malviventi avessero usato del gas narcotizzante per stordirci?».

Un brivido corre lungo la schiena della nostra interlocutrice. «In ogni caso nessuno si è fatto male, è l'unica cosa davvero importante». Ma la paura è rimasta. «Non siamo riusciti a dormire le notti seguenti e una strana ansia si è impossessata di noi». Subito dopo essere stato derubato, il gruppetto si è recato in questura per sporgere denuncia e recuperare un verbale utilissimo per farsi valere sull'assicurazione al ritorno in patria. «Non credo che dimenticheremo questa vacanza», commenta lo zio di Lisa aggiungendo: «D'ora in avanti finestra chiusa e, possibilmente, camera all'ultimo piano».

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