Dramma in Alsazia, 11 morti nel rogo al centro disabili

Sorpresi dalle fiamme nel sonno. La Francia piange e si interroga sulle cause dell'incendio che questa mattina è divampato in un centro estivo per disabili mentali a Wintzenheim, vicino alla città di Colmar nell'est del Paese, con un bilancio di 11 morti, 17 persone evacuate dalla struttura sane e salve e una ricoverata in ospedale.
Si tratta del peggior disastro mai registrato in Francia dall'incendio di un bar a Rouen nel 2016, con 14 morti.
Le vittime sono state trovate tra le macerie al piano di sopra della palazzina e in un soppalco crollato e sono state individuate grazie ad un drone e all'aiuto dei cani. Alcune persone che si trovavano nella struttura sono riuscite a fuggire prima che le fiamme che «covavano» nel sito si impadronissero del posto, ma purtroppo non tutte sono riuscite a farlo.
«Il mio pensiero va alle vittime, ai feriti, ai loro cari», ha scritto su X (ex Twitter) il presidente Emmanuel Macron, mentre la premier Elisabeth Borne, arrivata a Wintzenheim ha parlato di «spaventosa tragedia», precisando di essere giunta sul posto per dare «sostegno alle famiglie, alle vittime e alle forze di emergenza e di sicurezza che sono intervenute tempestivamente». Un'inchiesta è stata aperta e sarà coordinata dalla gendarmeria di Strasburgo.
I vigili del fuoco sono stati allertati intorno alle 6.30 del mattino e sono riusciti a domare in poco tempo le fiamme che avevano coperto in un abbraccio mortale l'edificio situato in una località chiamata La Forge, una frazione circondata da colline non lontano dal confine con la Germania. Il servizio antincendio e di soccorso francese dell'Alto Reno ha schierato 76 pompieri, 4 autopompe, 4 ambulanze, 1 posto medico avanzato e 3 scale. Mobilitati anche 40 soldati della gendarmeria.
«Nostro figlio ci ha svegliati molto presto. Quando siamo usciti, abbiamo visto un enorme pennacchio di fumo», ha raccontato alla France Presse una donna che abita vicino al luogo del disastro, Solange Halter, di 61 anni. La proprietaria del villino che ospitava il centro «viene ascoltata» dalla polizia in queste ore.
Secondo Nathalie Kielwasser, sostituto procuratore della Repubblica di Colmar, «è estremamente scioccata» ed, è lei che «ha fatto scattare l'allerta» dopo avere «sentito le persone che chiedevano aiuto». Kielwasser ha poi confermato che «11 persone sono morte nell'incendio» e che non è possibile in questa fase determinare le cause del rogo.
«Stiamo cercando di identificare» le vittime, ha poi sottolineato Kielwasser, precisando che verranno prelevati campioni di Dna dalle famiglie per identificarle. Secondo il vicesindaco di Wintzenheim, Daniel Leroy, le vittime «sono tutte adulte, tra i 27 e i 50 anni».
L'edificio a graticcio in stile alsaziano - che ha ospitato due gruppi di adulti con disabilità per le vacanze estive, supervisionati da due associazioni - è stato quasi completamente distrutto dalle fiamme: il tetto è crollato giù, mentre al primo piano è visibile l'ossatura lignea carbonizzata.
Unanimi i messaggi di solidarietà e di vicinanza alle famiglie colpite dalla tragedia dai politici locali e nazionali. Tra tutti la presidente dell'Assemblea nazionale, Yaël Braun-Pivet che ha rivolto il suo «pensiero» alle vittime.