Droga all'ambasciata, ma è un errore

ROMA - Un impiegato distratto della polizia svedese ha involontariamente inviato della droga sequestrata invece che al laboratorio d'analisi all'ambasciata albanese a Stoccolma. Lo scrive la stampa precisando che una volta ricevuto il pacco la rappresentanza diplomatica di Tirana ha chiamato proprio la polizia per denunciare l'accaduto.
A compiere la singolare svista l'impiegato - che ha lavorato per sette anni senza commettere un errore - che ha involontariamente dato da spedire un pacchetto all'ambasciata albanese. Qui un addetto si è accorto delle inconsuete dimensioni del collo e una volta aperto vi ha trovato due buste di plastica con le diciture "cannabis" e, genericamente, "polvere". La sorpresa, per tutti, è giunta quando, chiamati dalla rappresentanza diplomatica, gli agenti hanno riconosciuto il loro pacco e non hanno saputo spiegare come mai fosse arrivato lì e non al laboratorio legale. Successivi controlli hanno appurato che nel software delle spedizioni esistevano effettivamente dei malfunzionamenti nell'attribuzione degli indirizzi.