Gusto

Due ristoranti di Lugano avanzano tra i migliori italiani nel mondo

I Due Sud e The View migliorano il loro piazzamento nella 50 Top Italy 2026
Mattia Sacchi
15.12.2025 21:00

La cucina italiana parla sempre più con accento ticinese nella classifica dei 50 Migliori Ristoranti Italiani nel Mondo 2026. Nella nuova edizione della guida 50 Top Italy, presentata oggi al Teatro Manzoni di Milano durante il Gran Galà della Cucina Italiana, Lugano è, assieme a Zurigo, l’unica città svizzera presente con due ristoranti, entrambi in crescita rispetto allo scorso anno.

I Due Sud, che si colloca al 37° posto, e The View, al 45°, avanzano infatti di una posizione ciascuno rispetto all’edizione precedente. Un risultato che segnala non solo continuità, ma un progressivo consolidamento della scena gastronomica luganese all’interno di una classifica sempre più competitiva e internazionale.

Al vertice della graduatoria 2026 figura il Ristorante Hotel Cipriani di Rio de Janeiro, seguito da Il Carpaccio di Parigi e da Da Nico a Toronto, a conferma di come la cucina italiana abbia ormai assunto una dimensione globale, capace di esprimersi ad altissimo livello ben oltre i confini nazionali. In questo quadro, Stati Uniti, Francia e Svizzera risultano i Paesi più rappresentati, con sette ristoranti ciascuno tra i cinquanta selezionati.

Nel corso della cerimonia milanese, i curatori della guida hanno ricordato come fino a una ventina d’anni fa fosse difficile immaginare una qualità così diffusa nei ristoranti italiani all’estero, sottolineando come nell’ultimo decennio la cultura gastronomica italiana abbia conosciuto una vera e propria affermazione globale. Un messaggio rafforzato anche dal riferimento al recente riconoscimento della cucina italiana come patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, citato come passaggio storico per l’intero comparto.

Per Lugano, la presenza di due ristoranti in classifica e il loro avanzamento simultaneo rappresentano un risultato tutt’altro che simbolico: la conferma di un posizionamento credibile nel panorama internazionale e la dimostrazione che anche una città di dimensioni contenute può ritagliarsi un ruolo riconoscibile nella mappa globale dell’alta cucina italiana.

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