Svizzera

«È fondamentale la cooperazione con l'Unione Europea»

È quanto ha detto la presidente della Confederazione Viola Amherd intervenendo alla conferenza del Movimento europeo Svizzera
© KEYSTONE/Peter Klaunzer
Ats
06.12.2024 19:34

La presidente della Confederazione Viola Amherd è intervenuta oggi a Berna alla conferenza del Movimento europeo Svizzera, sottolineando l'importanza del multilateralismo e della cooperazione internazionale, in particolare per quanto riguarda le relazioni con l'UE.

«Siamo attualmente confrontati con una situazione geostrategica frammentata, un'escalation di conflitti e un crescente protezionismo», ha spiegato la responsabile del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). L'Occidente e le democrazie sono sotto pressione. L'ordine giuridico internazionale rischia di essere sostituito da un ordine basato esclusivamente sulla legge della giungla.

Amherd quest'anno si è recata più volte a New York per partecipare agli eventi delle Nazioni Unite e ha discusso con i suoi omologhi sullo stato del multilateralismo, mettendo in guardia sui pericoli che gli attuali sviluppi geopolitici comportano dal punto di vista della Svizzera.

Per la consigliera federale vallesana è chiaro: «In questa situazione, una stretta cooperazione a livello continentale è un prerequisito per una cooperazione efficace a livello globale». Anche gli attuali negoziati della Svizzera sull'ulteriore sviluppo dei bilaterali con l'Unione europea (UE) vanno intesi in questo contesto, ha dichiarato la politica alla conferenza dell'associazione apartitica che si batte per l'adesione della Confederazione all'Ue.

«L'UE è un fattore chiave per la pace e la stabilità nel nostro continente ed è il partner più importante della Svizzera», ha dichiarato Amherd. Un accordo nei negoziati è essenziale per numerose ragioni e, non da ultimo, la partecipazione al mercato unico garantirebbe una maggiore sicurezza in vista delle sfide geopolitiche del nostro tempo.

Cooperativa nell'atteggiamento, ma dura nella sostanza: è così che la Svizzera ha negoziato nei circa 180 incontri da metà marzo. Lo slancio è positivo e sono stati compiuti progressi sostanziali nella maggior parte dei settori. «Siamo ora nella fase finale. Le soluzioni non devono essere solo fattibili in termini di politica estera, ma anche realizzabili in termini di quella interna», ha dichiarato la politica del Centro.