“È la fine della democrazia”

Alcuni giornalisti di Zaman, giornale d'apposizione turco, hanno commentato su twitter il commissariamento da parte della polizia di ieri - Barricate della polizia
Il giornale d'opposizione turco Zaman
Ats
05.03.2016 10:24

ANKARA - "Una pagina nera per la storia della democrazia". Così il direttore di Zaman, Abdulhamit Bilici, ha commentato l'irruzione della polizia nella sede del giornale d'opposizione ieri sera (vedi suggeriti).

Nonostante le forze dell'ordine abbiano fatto sfollare con la forza giornalisti e impiegati presenti nella redazione, sul sito del quotidiano commissariato da un tribunale è stata pubblicata la cronaca dell'irruzione con immagini che mostrano l'uso di gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti radunati fuori dalla redazione.

"La polizia non ci ha fatto accedere alla nostra redazione. È dispotismo puro! Mi hanno preso per un braccio e strattonato....", ha twittato Sevgi Akarcesme, direttore della versione online del quotidiano Today Zaman.

"Il governo turco ha sequestrato una delle ultime voci critiche della Turchia... È la fine della democrazia", ha commentato il giornalista Emre Soncan sul social dove l'hashtag #Zaman Daily sta diventando uno dei più popolari. "Un esercito di polizia dentro Zaman. Ci hanno cacciato", ha twittato un altro giornalista.

Barricate della polizia per bloccare i manifestanti

Dopo il blitz con lacrimogeni e cannoni ad acqua compiuto nella tarda serata di ieri per entrare nella sede di Istanbul del più diffuso quotidiano di opposizione, Zaman, la polizia turca ha posto stamani delle barricate all'ingresso.

Le forze dell'ordine vogliono così impedire il ritorno dei sostenitori del giornale, commissariato con l'accusa di "propaganda terroristica" per il presunto "stato parallelo" di Fethullah Gulen, ex alleato diventato nemico giurato del presidente Recep Tayyip Erdogan. Inoltre, un cordone di polizia tiene lontani i manifestanti.

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