«È la prima volta che ci succede: che spavento»

«È stato un grande spavento, in primis naturalmente per la nostra collega che era al fronte questa mattina. Per fortuna, a parte lo choc, è andato tutto bene. A Locarno, da noi, è la prima volta che capita». Poche parole, ben pesate, come è normale che sia, al distributore di benzina Socar-Migrolino di via Rinaldo Simen 7 a Locarno. Oggi poco dopo le 5.30 un uomo con il viso parzialmente coperto ha minacciato la commessa, legandole mani e piedi, e se ne è andato con l'incasso. La Polizia cantonale ha subito predisposto un ampio dispositivo di ricerca, nella speranza di individuarlo il prima possibile.
Parole e immagini decisive
Un contributo importante lo fornirà la testimonianza della donna, ascoltata dagli inquirenti già nelle scorse ore. «Non è ancora tornata. L'aspettiamo tutti per darle il nostro sostegno», ci dicono dal distributore, che è normalmente aperto. Così come potrebbe rivelarsi fondamentale il sistema di videosorveglianza. Anche se, come detto, il rapinatore era completamente vestito di nero e con il volto difficile da identificare in quanto in parte coperto. Nessun segno particolare evidente, inoltre. Eventuali testimoni che avessero notato dei movimenti sospetti sono pregati di contattare la Polizia cantonale al numero 0848/25.55.55.
I precedenti nella regione
Al Socar-Migrolino, l'abbiamo scritto in precedenza, è la prima volta che si registra una rapina. Se la memoria non ci tradisce, l'ultima rapina ad un distributore di benzina della regione era stata quella della sera del 26 febbraio 2019. Sempre a Locarno, ma in via Varenna. In quell'occasione l'uomo, un 33.enne cittadino italiano, era prontamente stato arrestato. La sua fuga era durata appena trenta minuti. Nel luglio 2016, per contro, due cittadini italiani avevano rapinato un distributore di benzina di Magadino.

