È morto Bob Beckwith, il pompiere simbolo dell'11 settembre

Era apparso accanto all'allora presidente George W. Bush sulle macerie del World Trade Center, all'indomani dell'attacco dell'11 settembre 2001, diventando simbolo dell'instancabile lavoro dei soccorritori. Robert «Bob» Beckwith è morto nella notte di domenica 4 febbraio all'età di 91 anni e sui social si moltiplicano i messaggi di cordoglio e di stima.
Bob Beckwith, classe 1932, è stato pompiere a New York dal 1965 fino al suo pensionamento, nel 1994. A seguito degli attacchi terroristici, è tornato al lavoro. «È stato uno dei tanti membri in pensione del New York City Fire Department (FDNY) che sono andati al sito del World Trade Center nei giorni e nei mesi successivi all'11 settembre, per aiutare nelle operazioni di salvataggio e recupero, come testimonianza della loro devozione al corpo», ha dichiarato Laura Kavanagh, attuale capo dei vigili dell'FDNY.
Nel 2001 Bob Beckwith si stava godendo la pensione. Non appena ha appreso la notizia, ha guardato la moglie e le ha detto «vado giù», come da lui stesso raccontato in un'intervista alla CNN nel 2005. La famiglia ha cercato di dissuaderlo e di impedirgli di andare a Ground Zero. Ma dopo avere appreso che il figlio di un collega era tra le vittime, ha indossato la vecchia uniforme e l'elmetto e si è precipitato in strada. «Vado a scavare insieme ai ragazzi».
Beckwith stava lavorando insieme ai colleghi per liberare le strade dai detriti delle Torri Gemelle, quando Bush lo chiamò e gli chiese di mettersi al suo fianco, mentre pronunciava un discorso divenuto storico. Lo scatto del presidente che parla al megafono, con la mano sulla spalla del pompiere di New York all'epoca 69.enne, è uno dei più famosi.
«L'immagine iconica di Beckwith con Bush ha catturato un momento che è stato allo stesso tempo stimolante e straziante», ha aggiunto Laura Kavanaugh. Quel giorno il presidente, durante la sua prima visita alle rovine «ancora fumanti», disse ai soccorritori: «Posso sentirvi, il resto del mondo vi sente, e le persone che hanno abbattuto questi edifici sentiranno tutti noi presto».

L'ex presidente Bush si è detto «orgoglioso di avere avuto Bob al suo fianco a Ground Zero» e ha raccontato di avere «avuto il privilegio di rimanere in contatto con questo patriota nel corso degli anni». «Il suo coraggio – ha sottolineato in un post su X – rappresentava lo spirito ribelle e resiliente dei newyorkesi e degli americani dopo l'11 settembre».
«Oggi ricordiamo le 2.977 vite preziose che ci sono state rubate l'11 settembre e riflettiamo su tutto ciò che è andato perduto nel fuoco e nella cenere quella mattina», è stato il ricordo di Joe Biden lo scorso 11 settembre, in occasione del 22. anniversario degli attentati. «Quel giorno è cambiata la storia americana ma ciò che non può - e non cambierà mai - è il carattere di questa nazione».