E Robin Hood salvò l'Inghilterra

CANNES Nel corso dei primi due giorni del 63. Festival di Cannes, l?attenzione è stata monopolizzata dagli eventi fuori concorso (da Robin Hood al polemico documentario Draquila di Sabina Guzzanti) e la tendenza rischia di non mutare nemmeno quest?oggi. A scendere in campo, ancora fuori competizione, sarà infatti la «macchina da guerra» di Wall Street: Money never sleeps di Oliver Stone con Michael Douglas che torna a interpretare il bieco Gordon Gekko. Dare radici storiche e politiche a una figura leggendaria, senza per questo rinunciare all?aspetto più spettacolare della ricostruzione d?epoca. Questa la sfida lanciata dal regista Ridley Scott e dal protagonista e coproduttore Russell Crowe (alla loro quinta collaborazione) con Robin Hood. Il film che mercoledì sera ha aperto in pompa magna il Festival e che contemporaneamente viene distribuito in oltre 70 paesi (Svizzera compresa), si configura come un vero e proprio prequel ambientato in un periodo storico dai toni cupi, dove dominano ingiustizie di ogni genere. «Solo in un periodo simile - ha affermato Russell Crowe durante l?affollatissima conferenza stampa alla quale ha partecipato anche la co-protagonista Cate Blanchett (Lady Marianne)- poteva nascere un simile eroe». Se il senso dell?operazione può sollevare non pochi dubbi, anche solo per il semplice fatto che il titolo del film può trarre in inganno una parte del pubblico che si aspetta tutt?altro, bisogna pur ammettere che Ridley Scott gestisce alla perfezione ogni aspetto di questa megaproduzione.