La ricerca

E se la Coca-Cola Zero, in realtà, facesse ingrassare?

Secondo uno studio della Keck School of Medicine di Los Angeles, gli edulcoranti, ovvero quelle sostanze utilizzate per addolcire i prodotti alimentari, invece di combattere l'obesità, la favorirebbero
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Red. Online
27.05.2025 10:45

Lo stesso sapore della versione originale, ma zero zucchero. Per chi vuole evitare di aumentare di peso o, semplicemente, vuole ridurre il consumo di zucchero è come fare il sei al Lotto. Tutto molto bello. In realtà, però, le cose potrebbero non essere esattamente così. Un dubbio, infatti, si insinua: e se la Coca-Cola Zero, in realtà, facesse ingrassare? A dimostrarlo è un recente studio, di cui dà notizia Watson, secondo cui gli edulcoranti, ovvero quelle sostanze utilizzate per addolcire i prodotti alimentari, invece di combattere l'obesità, la favorirebbero.

La ricerca è stata eseguita da un team della Keck School of Medicine di Los Angeles che ha fatto bere a 75 persone o una bevanda contenente sucralosio (un edulcorante artificiale senza calorie), o dell'acqua zuccherata o, ancora, dell'acqua pura. L'obiettivo? Esaminare l'effetto di queste bevande sull'attività cerebrale. Ad essere studiato è stato anche il sangue dei partecipanti allo studio ai quali è inoltre stato chiesto di esprimersi sul proprio senso di sazietà.

Dalla ricerca è emerso che il sucralosio ha il potere di attivare molto di più l'ipotalamo, la zona del cervello che controlla l'appetito, rispetto allo zucchero. Di conseguenza, spiega Kathleen Page, direttrice dello studio, ciò prova chiaramente «che il sucralosio può influenzare la voglia di zucchero e il comportamento alimentare».

Ma a che cosa si devono le proprietà di questo edulcorante? Dallo studio è emerso che il sucralosio, a differenza dello zucchero, non ha aumentato il livello nel sangue degli ormoni che provocano la sensazione di sazietà. «Essi servono a informare il cervello che si sono assunte calorie e a ridurre quindi il senso di fame», spiega la ricercatrice. Ecco allora che i partecipanti allo studio che hanno assunto questo edulcorante hanno segnalato un senso di fame relativamente forte dopo aver consumato la propria bevanda. Già, perché è vero che il sucralosio non fornisce calorie, ma è altresì vero che non procura nemmeno una sensazione di sazietà. Ecco perché i diabetologi temono che ciò possa portare a un desiderio latente a lungo termine, che renderà difficili, se non impossibili, i tentativi di perdere peso.

«Nessuno, ad oggi, è riuscito a dimostrare in maniera convincente che si possa perdere peso a lungo termine assumendo edulcoranti» osserva Stephan Martin, direttore del centro di salute e diabetologia della Germania occidentale a Düsseldorf.

L'idea che basti ridurre le calorie per perdere peso non è del tutto corretta; un ruolo fondamentale è giocato infatti anche dall'insulina. Molti pazienti, ma anche diversi medici, pensano che serva solo ad abbassare i livelli di zucchero nel sangue», spiega Martin. «Tuttavia, anche a basse dosi, inibisce la combustione dei grassi e ne garantisce l'immagazzinamento». E prodotti come il sucralosio o l'aspartame, molto popolari, attivano la produzione di insulina.

Per molto tempo, si è pensato che i dolcificanti non avessero effetto sulla produzione di insulina. Nel 2020, però, i ricercatori dell'Università di Yale hanno condotto uno studio in cui veniva somministrata una miscela di sucralosio e maltodestrina, uno zucchero molto diffuso. Il risultato? I livelli di insulina sono cresciuti enormemente. Ora, nella vita reale, spesso accade che assieme a un edulcorante, contenuto in una bibita come la Coca-Cola Zero, si assuma anche dello zucchero, magari contenuto in una pietanza o in uno spuntino. E, in queste situazioni, i livelli di insulina crescono.

Non è tuttavia ancora chiaro il motivo per cui l'organismo reagisca alla combinazione zucchero-dolcificante con una forte secrezione di insulina.