Ecco i voti ai look della finale di Sanremo 2023

Un’edizione di grandissimo successo quella di Sanremo 2023! In fatto di stile ci sono state piacevoli ed inattese sorprese. C’era una grande attesa, per chi si occupa di moda, nello scoprire i look che i cantanti hanno riservato per il grande finale, complice anche il ritorno sul palco di Chiara Ferragni. Sarà stata davvero una serata che ha coronato il vero vincitore in fatto di immagine? Ecco le pagelle della finalissima!

Amadeus, voto 9
Look perfetto per una serata da finalissima: smoking con giacca in paillettes ma, anche nel gioco di riflessi, molto elegante. Stile vincente non si cambia.
Morandi, voto 9
Il velluto è stato un grande protagonista di questo festival, tessuto di tendenza della moda di questo inverno. Per la finale Morandi, sempre vestito Armani, l’ha scelto nella nuance blu notte per la giacca, abbinato ad un pantalone in cotone tono su tono. A seguire altro velluto in nero, arricchito di cristalli.
Elodie, voto 9
Si conferma la regina in fatto di glamour di queste serate. Per la finale indossa un abito Versace costruito da una parte interamente realizzata in pizzo e una parte in velluto nero. Conturbante e sensuale da togliere il fiato!

Colla Zio, voto 8
Dopo una settimana intera vestiti con jeans o abiti nei colori pastellati, chiudono il loto festival in completo elegantissimo nero, ma dal fit perfetto e giovane. Bellissimi!!!
Mara Sattei, voto 9
Superlativo: questo è l’unico termine da usare per l’abito Armani Privè indossato dalla Sattei. Lungo, tempestato di cristalli, esempio perfetto della grande magia e maestria del Made in Italy. Per chi segue la moda e ne capisce: emozionante!
Chiara Ferragni, voto 8
Per la finale, come già annunciato da settimane, ha scelto gli abiti trasgressivi e audaci dello stilista texano Daniel Roseberry creati per la maison Schiapparelli. Il primo è un abito scultura in satin azzurro con corpetto in metallo color oro, che racconta la «donna e madre guerriera».
Tananai, voto 8
Abito smoking nero, maxi-rosa bianca all’occhiello per un’eleganza senza tempo. Questo festival è la testimonianza che Tananai, arrivato l’ultimo lo scorso anno, ha stupito per i look (firmati tutti Gucci), per il pezzo molto romantico e per l’intonazione. Si è preso sul serio e si conferma una delle personalità più interessanti da tenere sott’occhio.

Colapesce Dimartino, voto 7
Eleganti in abiti a tinta unita, uno in nero e l’altro in bianco. Semplice ma vincente.
Giorgia, voto 5
Per quanto la si può amare, l’abito in maglia griffato Dior nel tono del grigio e in strass è decisamente troppo minimale e sempliciotto, soprattutto per la finale di Sanremo! Il peggiore forse tra quelli da lei indossati durante questa settimana.
Modà, voto 6
La sufficienza solo grazie al total black della band. Bocciato il look di Francesco: il cantante indossa una giacca broccata in velluto ma, sarà l’intarsio, saranno i contrasti, risulta troppo l’effetto «cerimonia di prima comunione».
Depeche Mode, voto 8
Ospiti internazionali tanto attesi, anche loro in strass. Storia della moda, fighi pazzeschi anche nel look!
Chiara Ferragni, voto 6,5
Il secondo look è ovviamente sempre firmato Schiapparelli. Nella presentazione del capo si evince: «L’impronta oro di un corpo di donna impresso sul blu di un abito a colonna. L’audacia di quel gesto artistico e scandaloso dell’artista Yves Klein ha ispirato questo look. I corpi delle donne erano liberati dalla loro immobilità di manichino e chiamati a imprimere autonomamente le proprie forme su grandi canvas bianchi da dipingere in blu. Liberate il vostro corpo e fatene ciò che volete perché il corpo della donna è il capolavoro massimo della creazione». Bello ma meno impattante.

Ultimo, voto 4
Un look basico, con maglia smanicata bianca per uno stile streetwear: assolutamente e totalmente inadeguato per una finale di Sanremo, considerando anche il pezzo portato!
Lazza, voto 7
Abito classico ma in tonalità rosso acceso, guanti e cravatta in pelle: come essere elegante ma rock! Audace! Promosso nel look Missoni.
Marco Mengoni, voto 6
Anche per la finale non rinuncia al look Versace, ovviamente con gilet, senza camicia e con muscoli in bella vista. Rinuncia alla pelle come a voler cercare un tocco «elegante» rispetto alle serate precedenti, pur restando coerente con quanto già indossato. Ma per la finale forse si poteva puntare su altro. Risultato ridondante e ripetitivo. Appena sufficiente.
Rosa Chemical, voto 8
Coerente con il messaggio trasmesso durante tutta la kermesse, per la finale gonna in pelle, camicia bianca con buchi altezza capezzoli e cravatta in pelle nera. A «modo suo» elegante. Promosso, anche per il carisma!

Cugini di Campagna, voto 7
Loro che con le paillettes si vestono da sempre, alla fine sono «alla moda» eternamente. In questo festival hanno dimostrato che non sono solo «falsetti» e abiti eccentrici. La canzone scritta da «La Rappresentante di Lista» è bellissima. Se non si portassero dietro una sorta di «pregiudizio» legato alla loro immagine, avrebbero scalato la classifica. Sanno cantare e sono intonati come pochi.
Madame, voto 6
Il titolo originale ne della canzone era «pu**ana», cambiata all’ultimo in accordo con la Rai. La sottoveste indossata ed i piedi scalzi rappresentano il dolore di una donna. Contestualizzato alla finale forse il look era fuori luogo, ma molto a fuoco con il testo del pezzo in gara.
Ariete, voto 7
I look oversize sono stati la sua caratteristica, anche se a volte troppo avvolgenti. Per la finale il look Marni nero con applicazioni di cristalli preziosi era assolutamente perfetto.
Mr. Rain, voto 8
Completo bianco con sotto maglia a rete. Elegante nella sua contemporaneità. Il look «angelico» era anche in sintonia con l’atmosfera: la canzone, i bimbi sulle scale che fanno da coro e quelli con al centro le ali.
Chiara Ferragni, voto 9
Il terzo look è «L’abito dei diritti umani»: lungo, di colore nero, in velluto e impreziosito da una collana a forma di utero composta da diverse sezioni di corpo di donna, simbolo dell’attivismo per i diritti riproduttivi. Andando anche oltre il messaggio, l’abito è certamente il suo più elegante della serata.

Paola e Chiara, voto 8
La loro «Furore» ha segnato il ritorno sulle scene delle sorelle Iezzi. Un pezzo dance, a tratti anni ’90 e giustamente i loro look erano sempre contestualizzati. Per la finale abito lungo di cristalli, make-up in tema a cura di Letizia Maestri e ballerini a petto nudo spalmati di polvere brillantinata. Ed era subito sabato sera in discoteca. Anche sul palco dell’Ariston!
Levante, voto 7
Abito da sera firmato ETRO, corto, con scollatura sul seno e dettagli in pizzo. Non semplice da portare ma perfetto sulla silhouette della cantante.
Ornella Vanoni, voto 8
Abito rosso, senza eccessi, senza tempo. Ornella è sempre divertente e autoironica.
LDA, voto 6
Pantalone e camicia bianchi, abbinati con una giacca ricchissima di strass; peccato solo che effettivamente sembri troppo larga e di una taglia non sua. Sufficiente.
Coma_Cose, voto 6.5
Anche l’ultimo look è un Vivienne Westwood; lui in completo in tartan sui toni del verde e bordeaux e lei in abito lungo bianco, sembra quasi da sposa, forse preludio del loro futuro, considerando che all’inizio del festival hanno annunciato il loro matrimonio. Carini.

Olly, voto 7
Abito dal sapore retrò, taglio largo ma elegantissimo, anche se con camicia sbottonata e canotta in vista. Un bellissimo gangster contemporaneo. Canaku è il brand che ha realizzato questa creazione.
Articolo 31, voto 6
Il duo, per non sbagliare, sceglie abito e camicia neri e non rinuncia all’immancabile cappello. Senza infamia e senza lode.
Will, voto 7
Ragazzo acqua e sapone e anche nel look sceglie un tocco elegante ma fresco. Pantalone nero abbinato con una maglia a manica lunga, in velluto e con un particolare effetto lucido. Promosso!
Leo Gassmann, voto 8
E nella finale finalmente, dopo una settimana sbracciato, indossa la giacca! In realtà è un abito tuta, molto glamour e contemporaneo, con taglio sulla schiena da cui spunta la canotta. Veramente bellissimo

gIANMARIA, voto 6
Pantalone nero, canottiera lucina nera e camicia effetto seta trasparente. Sufficiente.
Anna Oxa, voto 5
Si conferma una delle voci più potenti della musica italiana, con una padronanza e tecnica incredibili. Sul look dark di chiusura opta per maglia manica lunga e tunica/lenzuolo avvolgente. Capello super-cotonato. Ha mantenuto il mood dell’intera settimana: tutta l’attenzione proiettata solo sulla canzone e zero sui look ai quali ci aveva abituato nel passato.
Shari, voto 7
Abito nero con gioco di trasparenze ma anche in questo caso senza eccessi; molto più essenziale di quelli indossati fino ad oggi.
Gianluca Grignani, voto 7
Completo nero John Richmond e camicia dello stesso colore con dettagli in strass. Nulla di indimenticabile ma centrato per la finale.

Sethu, voto 5
Look over, cravatta bianca, abito nero e due croci: troppo funereo.

Chiara Ferragni, voto 9
Il quarto look è presentato come «La femminilità maschile»: in molti credono che una donna per essere presa sul serio debba assumere comportamenti maschili. L’abito pantalone in velluto nero è interrotto da un corsetto con ricamati degli addominali: un messaggio per tutti gli uomini che pensano sia importante «mostrare i muscoli» nella narrazione femminile, quando invece la femminilità andrebbe vissuta ed esaltata.
Anche questo ultimo abito è tra i più belli tra quelli indossati dalla Ferragni.
E si chiude così anche questa edizione del Festival di Sanremo dove, fin dalla prima puntata, anche la moda è stata co-protagonista, del racconto musicale, sul palco dell’Ariston.