Ecco tutto il Bunga Bunga di Gheddafi

Un libro racconta il sesso sfrenato del dittatore tra vergini, alcol e cocaina
Red. Online
18.09.2012 16:42

TUNISI - Il titolo del libro non lascia dubbi: "Le prede". L'ha scritto una famosa giornalista francese, Annick Cojean, che per oltre un anno ha sentito testimoni e raccolto materiale sulla vita sessuale che il dittatore libico Muammar Gheddafi  conduceva senza remore a Bab-al-Azizia, una cittadella-fortezza che aveva creato nel cuore di Tripoli.

La prima a parlare con la giornalista è stata Soraya (ma non è il suo vero nome) che ha raccontato i cinque anni (oggi ne ha 23) trascorsi a Bab-al-Azizia, dove sarebbe stata portata appena quindicenne, dopo che un gruppo di Amazzoni, le guardie personali di Gheddafi, l'avevano vista sui banchi di un liceo di Sirte.

Il racconto è agghiacciante: dal primo incontro con Gheddafi (che l'aspettava nudo, sul suo immenso letto dicendole che per lei era un padre, ma anche un fratello) all'obbligo di indossare mise sexy, di bere alcol, di fumare, di "tirare" cocaina. Una personalità senza remore, quella di Gheddafi, per il quale, se tutto era comunque lecito - a lui, il padrone del Paese -, c'era qualcosina a cui rinunciare. Quando, durante il ramadan, Soraya veniva prelevata dalla sua stanza e portata in quella del Colonnello, l'Amazzone che l'accompagnava le spiegava, infatti, che, per rispetto ai precetti del Profeta che vietano nel mese sacro rapporti sessuali, lui non avrebbe eiaculato alla fine dell'atto.

Secondo Annick Cojean, a dare risposta all'insaziabile sete di sesso di Gheddafi era una vera e propria rete di procacciatori di "carne fresca", fatta da diplomatici, militari, impiegati, membri del protocollo, pronti a fare il possibile per ingraziarsi la Guida della Libia: anche rastrellare le scuole delle ragazze più belle, dei giovani più belli.

La giornalista francese non s'è fermata ad ascoltare le cose che Soraya aveva da dirle, perché ha allargato le sue ricerche ad altre presunte vittime di Gheddafi per avere riscontri, e li ha trovati. Testimoni probabilmente solo donne, perché il tabù dei rapporti omosessuali è difficile da scardinare nelle società arabe e forse nessun ragazzo o uomo è disposto ad ammettere d'essere stato, anche lui, preda. Come sono state pure donne sposate, incluse mogli di funzionari pubblici o dignitari: per il Colonnello non era certo un problema.

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