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Ecocentro alla prova delle urne: Morbio Inferiore divisa sui rifiuti

Domenica 15 maggio la popolazione deciderà se dar seguito alla scelta del Consiglio comunale e realizzare un punto di raccolta centralizzato in via Lischée
© CdT/ Chiara Zocchetti
Red. Mendrisio
09.05.2022 06:00

Domenica 15 maggio la popolazione deciderà se dar seguito alla scelta del Consiglio comunale e realizzare un punto di raccolta centralizzato in via Lischée. A lanciare il referendum è stato Morbio2030, mentre PPD, PLR e Lega/UDC sostengono il progetto del municipio. Il confronto tra favorevoli e contrari.

Tanti motivi per opporsi: costo, ubicazione inadatta e orari d'apertura ridotti

Alessandro Ticozzi / Contrario

Il progetto del futuro ecocentro in via Lischée è da sostenere? Perché?
«Come promotori del referendum riteniamo che il progetto, così come presentato, non sia sostenibile e il nostro punto di vista è confortato dalle 741 firme raccolte. I motivi dell’opposizione sono parecchi, in primis il costo previsto. Sono inoltre da tenere in considerazione altre criticità quali l’ubicazione nella zona a ridosso degli insediamenti scolastici, delle infrastrutture sportive e per lo svago, degli orti comunali e per la quale è prevista una riqualificazione del riale che vi scorre così da migliorarne la vivibilità. L’accesso al centro sarà possibile tramite una strada di capacità limitata e a velocità ridotta, ciò che causerà un inevitabile aumento degli autoveicoli, oltre che di automezzi pesanti addetti al trasporto e ricambio delle 8 benne previste per la raccolta. Anche gli orari in cui il centro sarà aperto si prestano a critiche in quanto si presume un’apertura di 15 ore settimanali, con un orario prolungato il mercoledì fino alle 19.00 e il sabato. Se ipotizziamo 5 ore di apertura il mercoledì e altrettante il sabato, rimarrebbero 5-7 ore da suddividere negli altri 4 giorni: non è troppo limitativo?».

Ci sono delle alternative a questo progetto? Quali sarebbero?
«La soluzione proposta viene presentata come unica possibile, come altre già ipotizzate in precedenza. Riteniamo che l’alternativa percorribile e realizzabile esista ma che non sia stata studiata e valutata a sufficienza. Si fa intendere che respingendo la proposta la situazione delle attuali piazze di raccolta rimarrebbe invariata o addirittura peggiorerebbe. Si tratta invece di potenziarle e risistemarle valutando la posa di contenitori interrati e prendendo in considerazione la collaborazione con altri Comuni».

Uno degli aspetti più dibattuti e che più divide la popolazione è il costo previsto, di oltre 2,2 milioni. È proporzionato?
«Nonostante i favorevoli affermino che il costo di oltre 2 milioni sia in linea con analoghe strutture già esistenti, ciò è facilmente confutabile in quanto tali realizzazioni simili sono costate almeno la metà o ancora meno (ad esempio Stabio o Novazzano). Va pure sottolineato il fatto che il progetto è stato allestito nel 2020 sulla base di costi che dovrebbero essere ricalcolati alla luce dei rincari subentrati nel frattempo e sussiste quindi la possibilità di sorpassi. Da considerare anche l’affitto annuale di 20.000 franchi da corrispondere alla Parrocchia quale proprietaria del terreno concesso in diritto di superficie per almeno 30 anni, come pure un ulteriore incremento di spesa di circa 100.000 franchi annui per la gestione del centro e lo sgombero dei materiali raccolti. Senza alcun dubbio si tratta di un costo eccessivo dovuto in primo luogo alla conformazione del terreno (40% di scavo in roccia), che non permette un’edificazione simile a quella di analoghe strutture; terreno che alla scadenza del periodo previsto nella convenzione con la Parrocchia dovrà essere risistemato con un ulteriore aggravio di spesa». 

La sola soluzione concreta per migliorare e completare la raccolta degli scarti

Alain Gentizon/ Favorevole

Il progetto del futuro ecocentro in via Lischée è da sostenere? Perché?
«Sì, senz’altro è da sostenere e da votare. Il problema dei rifiuti a Morbio Inferiore esiste, è reale e ben visibile e si cercano soluzioni, mai trovate, dal 2009. È un problema e lo stanno a dimostrare i 17.000 franchi di multe comminate nel 2021. È da sostenere in quanto permetterebbe di migliorare sensibilmente la gestione e la raccolta dei rifiuti senza dover far capo a collaborazioni extracomunali costosissime, scomode e poco ecologiche oltre a sensibilizzare ulteriormente la popolazione alla corretta differenziazione dei rifiuti. Il progetto ecocentro è inserito in zona artigianale (via Lischée) e non residenziale come si vuole far credere. È vero che in linea d’aria non dista molto dalle infrastrutture sportive e dagli orti, ma la stragrande maggioranza di coloro che usufruiscono di queste due aree vi accedono da via Zoppi, dove possono trovare anche i parcheggi pubblici (campo sportivo)».

Ci sono delle alternative a questo progetto? Quali sarebbero?
«L’ecocentro ad oggi è l’unica soluzione concreta e percorribile che possa migliorare e completare la raccolta dei rifiuti a Morbio Inferiore. Tutte le alternative sono state attentamente vagliate dal Municipio ed altre soluzioni concrete non ci sono. Ci sono solo tanti ‘se’, tanti ‘si potrebbe fare…’, ma nulla di sicuro con progetti chiari; tutti i ‘suggerimenti’ non sono sostenibili finanziariamente ed ecologicamente. Si parla tanto di una possibile aggregazione tra Comuni come se fosse domani. Ebbene, se anche dovesse esserci domani, a questa aggregazione servirebbe comunque un ecocentro in quanto i Comuni coinvolti non ne sono tutti dotati e i pochi esistenti non sarebbero in grado di gestire tutti i rifiuti dell’eventuale futuro polo. Quindi portare i rifiuti in altri Comuni sarebbe ecologicamente sostenibile?».

Uno degli aspetti più dibattuti e che più divide la popolazione è il costo previsto, di oltre 2,2 milioni. È proporzionato?
«Innanzitutto non parlerei di costo, ma di investimento, in quanto si va a rendere un servizio alla popolazione di cui oggi è parzialmente privata su un periodo di 40 anni (30+10). È uno degli aspetti più dibattuti perché è poco conosciuto, anche se ben spiegato. I costi dell’ecocentro sarebbero di 85.000 franchi all’anno per un servizio completo, ordinato, ecologico e sostenibile. Il solo smaltimento dei rifiuti ingombranti presso il Comune di Chiasso verrebbe a costare a Morbio e quindi alla popolazione 105.000 franchi all’anno, oltre al fatto di doversi trasferire fino al Comune confinante per smaltire i rifiuti e non risolvere il problema che persiste nelle piazze di raccolta. Quindi la risposta è sì; come più volte ribadito anche dal Municipio, l’investimento previsto è proporzionato e finanziariamente sostenibile per il nostro Comune. Invitiamo quindi la popolazione a votare sì». Corriere del Ticino