Finanza

Acqua, da bene fondamentale a materia prima speculativa

Il tema della trasformazione di un elemento essenziale per la vita sulla Terra a commodity da scambiare al pari di oro oppure di petrolio divide le coscienze – Eppure da qualche anno si negoziano contratti futures con sottostante «l’oro blu»
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Gian Luigi Trucco
15.05.2023 22:15

L’acqua è un bene che va assumendo un’importanza sempre maggiore per la sua scarsità, diventando anche oggetto di tensioni geopolitiche, dispute territoriali internazionali così come all’interno dello stesso Paese, ad esempio nell’Africa subsahariana. Come l’aumento di prezzo di beni alimentari primari, così la sua disponibilità, causa ed effetto di mutamenti territoriali e climatici, è stata ed è fra le cause di destabilizzazioni sociali, rivolte e pressioni migratorie interne e internazionali, soprattutto verso l’Europa.

Le crisi più imponenti, sovente peraltro non ancora risolte, hanno riguardato ad esempio Yemen, Siria, Iraq e hanno avuto per oggetto le acque del Tigri e dell’Eufrate; oppure Libano, Israele e Giordania per quelle del Giordano, mentre una delle più aspre ha visto fronteggiarsi Egitto, Etiopia e Sudan a seguito della realizzazione della grande diga sul Nilo. Altri casi che hanno avuto clamore sono quelli di Kazakhstan, Uzbekistan, Turkmenistan, Tajikistan e Kyrgyzstan circa le risorse del Lago Aral, le dispute fra Cina, Laos e Cambogia per le acque del Mekong e quelle che oppongono India e Pakistan.

Mediterraneo risorsa idrica

Le tensioni sull’acqua interessano anche l’Europa mediterranea, ove, stranamente, si fa poco ricorso agli impianti di desalinizzazione, presenti in Israele già dagli anni Cinquanta e ora ampiamente adottati nel Medio Oriente e soprattutto nel Golfo Persico, oltre che in molte altre aree mondiali. Se pensiamo alla conformazione di un Paese quale l’Italia, le possibilità di trattamento e redistribuzione dell’acqua marina sarebbero enormi.

Va considerato come le nuove tecnologie di desalinizzazione consentano ormai a una nave da crociera di ultima generazione di produrre dal mare milioni di litri di acqua dolce al giorno, compresa quella di uso potabile attraverso un ulteriore processo di raffinazione. C’è perfino una compagnia crocieristica che produce a bordo birra di ottima qualità.

Sul fronte finanziario da anni esistono fondi d’investimento tematici legati all’acqua e alle tecnologie a essa legate, ma recentemente il mercato ha visto l’entrata dell’acqua come nuova vera e propria commodity, oggetto del mercato dei futures, cioè dei contratti a scadenza con prezzo di chiusura predefinito, al pari di quanto avviene per petrolio, metalli, prodotti alimentari ed altre sostanze naturali.

Investitori, amministrazioni pubbliche, allevatori, aziende industriali e di servizi potranno operare con questi contratti. Ne beneficeranno soprattutto, secondo i promotori dell’iniziativa, quelle istituzioni situate od operanti in zone aride o problematiche, le quali vogliano proteggersi da aumenti di prezzo della risorsa idrica.

Il pericolo speculazione

C’è tuttavia anche chi punta il dito contro la possibile speculazione, componente tradizionalmente ampia di ogni mercato dei futures e si chiede se una soluzione finanziaria di questo tipo possa davvero recare benefici in termini di disponibilità, sicurezza, affidabilità e convenienza delle forniture. Si risponde che l’acqua andrà laddove potrà produrre i maggiori benefici economici, garantendo la sicurezza degli approvvigionamenti anche attraverso una maggiore stabilità dei prezzi. Quanto avvenuto per altre materie prime, ad esempio il petrolio o il gas naturale, induce tuttavia a qualche dubbio in proposito considerato che senza dubbio questi strumenti forniscono maggiore liquidità al mercato, rendendolo d’altro canto più volatile.

L’aspetto positivo potrebbe comunque essere rappresentato da un maggior interesse di gruppi e istituzioni, pubbliche e private, nel realizzare impianti di raccolta, purificazione, distribuzione e riciclaggio. Ovviamente, parlando di acqua, l’aspetto economico non può essere considerato prescindendo da quello sociale, culturale, sanitario, nelle sue diverse espressioni locali.

Il tema, nelle sue prospettive tecniche, geopolitiche e finanziarie, è stato oggetto del World Utilities Congress tenutosi la scorsa settimana (8-10 maggio) ad Abu Dhabi, al centro di un’area che ha fortemente sviluppato le tecnologie avanzate in campo idrico. Ma l’acqua è anche un bene primario e indispensabile per la vita di persone, animali e piante, spesso soggetta già a una criticità che speculazione e distorsioni finanziarie potrebbero ulteriore peggiorare.