Il caso

Acquisizione di Credit Suisse: «Salgono a tre le azioni legali contro UBS»

Alle azioni legali «collettive» della startup di Losanna LegalPass e dell’Associazione svizzera di protezione degli investitori (SASV) si sarebbe aggiunta quella dello studio legale Lennert Partners AG con sede nel Liechtenstein
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15.08.2023 21:45

Salgono a tre le azioni legali «collettive» contro UBS depositate lunedì presso il Tribunale commerciale di Zurigo: a quelle della startup di Losanna LegalPass e dell’Associazione svizzera di protezione degli investitori (SASV) si è aggiunta quella dello studio legale Lennert Partners AG con sede nel Liechtenstein. Lo riferisce il portale Finews. I ricorrenti principali di questa terza «class action» sono un fondo di investimento e un privato.

Secondo lo studio legale, tra gli altri querelanti vi sono investitori che rappresentano un volume di investimenti di diversi milioni di azioni Credit Suisse (CS) e che chiedono un «adeguato risarcimento» di almeno 7,78 franchi svizzeri per azione, un importo significativamente superiore a quello delle altre due azioni collettive (che chiedono di corrispondere agli azionisti almeno il valore dell’azione CS alla chiusura della Borsa al 17 marzo, ndr). UBS ha pagato circa tre miliardi di franchi svizzeri per CS e gli azionisti hanno ricevuto un'azione UBS per ogni 22,48 azioni CS possedute, il che corrisponde a una valutazione di 76 centesimi per azione. Il 17 marzo il titolo Credit Suisse Group aveva chiuso a 1,86 franchi, con una capitalizzazione di mercato di circa 7,4 miliardi di franchi 

«Fin dall'inizio abbiamo pensato alle società di investimento e agli intermediari piuttosto che ai piccoli azionisti», ha dichiarato a Finews Philipp Lennert, managing partner dell'omonima società. «Il nostro obiettivo era quello di rappresentare come querelanti i proprietari di almeno 1 milione di azioni Credit Suisse. Abbiamo chiaramente superato questo obiettivo», ha aggiunto.

«Il rapporto di concambio tra le azioni Credit Suisse e UBS non segue alcuno schema di valutazione. Non solo è del tutto inappropriato, ma è stato fissato in modo arbitrario. Ciò rafforza l'impressione che non vi sia stata alcuna parità negoziale tra le parti», ha dichiarato il legale al portale di finanza. Secondo Lennert, la fusione sarebbe stata realizzata «alle spalle degli azionisti del Credit Suisse». Per questo, lo studio legale chiede che sia realizzata — nell'ambito della analisi giudiziaria del Tribunale commerciale di Zurigo — una valutazione dell'azienda basata su standard riconosciuti. Considerando la media delle attuali valutazioni aziendali, in parte pubblicate da UBS, il valore è di 7,78 franchi (8,86 dollari) per azione, di qui la richiesta che questo divenga l'«importo da utilizzare per risolvere l'azione legale».