Rapporti internazionali

Alcune aziende private svizzere hanno incontrato Trump di propria iniziativa

Gli imprenditori hanno chiesto questo incontro di propria iniziativa, ha indicato a Keystone-ATS un portavoce del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR)
©Manuel Balce Ceneta
Ats
05.11.2025 14:12

Rappresentanti di aziende private svizzere hanno incontrato di propria iniziativa il presidente statunitense Donald Trump per discutere di questioni doganali. Secondo quanto dichiarato da quest'ultimo, il suo rappresentante al Commercio Jamieson Greer proseguirà le discussioni con il governo svizzero.

Gli imprenditori hanno chiesto questo incontro di propria iniziativa, ha indicato a Keystone-ATS un portavoce del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) . I partecipanti volevano attirare l'attenzione del presidente statunitense sulle conseguenze che i dazi doganali supplementari hanno sulle loro aziende.

La Segreteria di Stato dell'economia (Seco) ha partecipato alla preparazione dell'incontro, ha indicato il DEFR. In linea di principio il responsabile dei negoziati doganali è il Consiglio federale, tuttavia quest'ultimo apprezza l'impegno delle aziende in tal senso. Il ministro dell'economia Guy Parmelin continua a mantenere contatti con le autorità competenti negli Stati Uniti, tra cui anche Greer.

Il DEFR non ha rivelato quali aziende abbiano preso parte all'incontro. Spetta a loro decidere se e come comunicare. Il Consiglio federale, il DEFR e la Seco non hanno deciso la composizione del gruppo.

I giornali del gruppo editoriale Tamedia hanno citato alti rappresentanti del produttore di orologi Rolex, del gruppo del lusso Richemont, della società di commercio di materie prime Mercuria e di quella di gestione patrimoniale Partners Group di Zugo.

Secondo l'agenzia di stampa Reuters, questo gruppo di imprese avrebbe offerto di investire oltre 6 miliardi di dollari nel settore energetico americano. Contattate oggi da Keystone- ATS, nessuna delle imprese citate ha rilasciato dichiarazioni.

Economiesuisse ha dichiarato a Keystone-ATS di essere «parte delle discussioni in corso tra il DEFR e il settore privato», ma non ha fornito ulteriori dettagli, facendo riferimento alla presa di posizione del governo.

Trump aveva precedentemente scritto sulla sua piattaforma Truth Social di aver discusso questioni commerciali con «rappresentanti di alto livello della Svizzera». Ha affermato di essere «molto onorato» e ha ringraziato i partecipanti per «il buon lavoro svolto». Ha aggiunto che si è concordato di proseguire i colloqui con il governo svizzero, affidandoli a Greer.

La Svizzera è particolarmente colpita dalla politica commerciale protezionistica del presidente statunitense. All'inizio di agosto, Trump aveva annunciato l'introduzione di dazi punitivi del 39% su numerosi prodotti svizzeri, uno dei più alti al mondo imposti dagli Usa ai loro partner commerciali.

La misura ha pesanti conseguenze per l'economia: a essere colpite sono tra le altre l'industria orologiera, meccanica e alimentare (cioccolato e formaggio). Anche il settore farmaceutico teme pesanti oneri aggiuntivi, dato che Washington ha minacciato di imporre ulteriori massicce maggiorazioni.

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