Associazioni economiche

Assemblea generale EIT.ticino: tra sfide future, mercato del lavoro e riforme fiscali

L'associazione rappresenta 106 aziende attive nel settore elettrico che impiegano in totale oltre 1600 persone - L'appello alla politica: "Manca manodopera"
Il comitato di EIT.ticino
Red. Economia
22.05.2025 13:40

Mercoledì 21 maggio si è tenuta presso l’Hotel Lugano Dante di Lugano l’Assemblea generale ordinaria di EIT.ticino, l’associazione di categoria che rappresenta i professionisti del settore elettrico in Ticino. All’evento hanno partecipato circa 70 persone, tra cui ospiti istituzionali come Marco Chiesa, municipale di Lugano, e Simone Gianini, consigliere nazionale, che hanno portato i loro saluti ai presenti.

Durante i lavori assembleari sono state presentate le principali relazioni annuali e, a seguire, si è tenuta una conferenza a cura di Nicola Moresi, CEO di Moresi.com, incentrata sulle sfide future del settore elettrico in un contesto in rapida evoluzione.

EIT.ticino riunisce attualmente 106 aziende attive nel comparto elettrico, che complessivamente impiegano oltre 1’600 professionisti. L’associazione ha sottolineato il proprio ruolo attivo nel dibattito economico cantonale, ricordando il sostegno alla recente riforma fiscale, approvata il 9 giugno 2024 dalla popolazione ticinese. Una riforma definita fondamentale per l’aggiornamento del sistema tributario, fermo da oltre cinquant’anni, e volta a migliorare la competitività del Cantone sia a livello nazionale che internazionale.

Dal punto di vista congiunturale, EIT.ticino ha tracciato un quadro contrastato: stabilità nell’edilizia privata, ma preoccupazione per la frenata degli investimenti pubblici, giudicata dannosa per la crescita economica. È stata criticata la decisione parlamentare di ridurre la spesa pubblica per riequilibrare i conti dello Stato, una misura che – secondo l’associazione – potrebbe generare un debito strutturale occulto e rallentare il rilancio economico a lungo termine.

Grande attenzione è stata dedicata anche al tema del ricambio generazionale nel mercato del lavoro. La carenza di manodopera – aggravata dal pensionamento della generazione dei baby boomers e dal calo demografico – è considerata una delle maggiori sfide future. Secondo l’Ufficio federale di statistica, entro il 2035 mancheranno circa 297’000 unità a tempo pieno tra i lavoratori indigeni.

EIT.ticino ribadisce il ruolo centrale della formazione professionale e continua per affrontare questo scenario. Attualmente, l’associazione segue oltre 500 giovani in formazione e si impegna a promuovere le professioni del settore presso le nuove generazioni, puntando sulla qualità dei percorsi e sulla valorizzazione delle competenze tecniche.