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B Corp, le aziende che pensano anche alla società e alla natura

Molte imprese a livello mondiale oltre all’utile si danno come obiettivo il rispetto di criteri sociali e ambientali - Manuela Pagani Larghi: «È un modello sempre più seguito, anche grazie alla maggiore sensibilità dei consumatori»
Le B Corp hanno l’obiettivo di creare ricadute positive sulla società e l’ambiente.  ©Shutterstocki
Roberto Giannetti
26.03.2021 22:53

Anni fa, sui libri di testo, gli studenti imparavano che le aziende private mirano a fare utili, mentre quelle pubbliche hanno scopi sociali. Oggi non è più così. O meglio, non sempre. Infatti sono nate le Benefit Corporation (anche dette B Corp), ossia società che oltre a perseguire utili si impegnano a rispettare standard sociali e ambientali e operano in modo tale da massimizzare l’impatto positivo sui dipendenti, sulle comunità nelle quali operano e sulla natura. Le B Corp sono aziende «for profit», perché l’utile rientra nei loro obiettivi, ma questo viene integrato all’interno di un quadro di sostenibilità più generale.

Presente in 150 settori e 70 Paesi, il modello in alcune nazioni è stato riconosciuto giuridicamente, e in termini generali è stata creata una certificazione ad hoc. Ora qualsiasi azienda «for profit» può ottenere la certificazione B Corp, che viene rilasciata dalla società B Lab, un’organizzazione non-profit fondata nel 2006. Attraverso il processo «B Impact Assessment», è possibile validare il risultato con B Lab e in seguito firmare la Dichiarazione di Interdipendenza delle B Corp.

Rispettare gli standard più alti

Ma di cosa si tratta esattamente? Quali vantaggi offre e quali sono i requisiti richiesti? Lo abbiamo chiesto a Manuela Pagani Larghi, cofondatrice di Impact Hub Ticino, un centro che, oltre ad essere uno spazio di co-working, accoglie persone ed organizzazioni e propone percorsi, programmi, eventi legati alla sostenibilità, alla responsabilità sociale e, grazie a Ulab Hub Ticino, al cambiamento sistemico promosso attraverso un lavoro di consapevolezza.

«Le B Corporations certificate - spiega - sono imprese che soddisfano i più alti standard di prestazioni sociali e ambientali, di trasparenza e di responsabilità legale con l’obiettivo di perseguire in modo equilibrato profitto e impatto positivo su società e ambiente. Le prestazioni sono misurate e verificate attraverso uno strumento accessibile gratuitamente, che si chiama BIA, ossia Business Impact Assessment. In teoria tutte le realtà imprenditoriali ‘for profit’ possono accedere alla certificazione, siano esse piccole imprese oppure, preferibilmente, grandi imprese e multinazionali».

«Come esistono le certificazioni di prodotto - prosegue - ossia bio, fairtrade, e via dicendo, questa è una certificazione di modello di impresa che persegue non solo il profitto, ma si impegna anche per il miglioramento dell’attività economica misurata attraverso cinque aree di impatto: governance, lavoratori, comunità, clienti e ambiente».

In certi Paesi forte crescita

Ma quali sono le prospettive? È possibile che in futuro il modello B Corp sia destinato ad espandersi? «I numeri - rileva - confermano una tendenza all’aumento, che in certi Paesi è anche esponenziale, come per esempio nella vicina Italia».

«Per giunta - nota - in alcuni Paesi, come per esempio negli Stati Uniti e in Italia, ma purtroppo non in Svizzera, esiste una forma giuridica speciale (Benefit Corporation e rispettivamente Società Benefit), che include l’impegno sociale e ambientale nello statuto giuridico dell’impresa, volta a proteggere la missione responsabile e sostenibile dell’azienda nel tempo, anche in caso di aumenti di capitale e cambiamenti di proprietà, in particolare per aziende quotate in Borsa. In caso di inadempienza, vi sarebbero sanzioni di tipo giuridico».

«In Europa e nel mondo - afferma - si sta discutendo un pacchetto di leggi volte ad imporre comportamenti sostenibili e obbligando le imprese e le organizzazioni ad adottare comportamenti più responsabili. I cambiamenti normativi aumenteranno notevolmente la sensibilità al tema della sostenibilità ed è probabile che più aziende vorranno differenziarsi dalle altre attraverso la certificazione B-Corp».

Ma anche in Svizzera e in Ticino vengono compiuti passi avanti, anche se con un certo ritardo. «Il Ticino e la Svizzera - sottolinea Manuela Pagani Larghi - dovranno adattarsi al nuovo contesto legale. In Ticino attualmente vi sono solo due imprese certificate B-Corp. Dal canto suo Impact Hub Ticino ha cominciato il percorso per la certificazione, nell’ottica di aiutare poi le imprese locali a certificarsi a loro volta. Esiste in aggiunta un programma, lo Swiss Triple Impact, che è uno strumento attualmente utilizzato e promosso a livello nazionale che rappresenta un primo passo importante verso la sostenibilità e che prepara le imprese verso una eventuale certificazione B-Corp. Tra l’altro Impact Hub Ticino funge anche da piattaforma regionale per questo programma».

Una scelta anche di opportunità

Ma per quali ragioni un’azienda decide di fare una certificazione B Corp? «Essere sostenibili - risponde Manuela Pagani SLarghi - può essere una scelta di valori e/o una scelta opportunistica. Per esempio i giovani, che rappresentano i consumatori di domani, si stanno rivelando attenti e sensibili alle tematiche di sostenibilità. In funzione delle motivazioni che portano le imprese ad agire in modo sostenibile, avremo più o meno impatto, produrremo o meno un cambiamento reale di comportamenti, di responsabilità, di strutture, di pensiero e di consapevolezza».