Banca del Ceresio, risultato raddoppiato in un anno

La fine della stagione dei tassi interessi negativi che ha contraddistinto la politica monetaria della Banca nazionale svizzera (BNS) per ben sette anni (dall’inizio del 2015 al settembre 2022) ha avuto un impatto positivo sui conti di molte banche che erano costrette a pagare l’istituto di emissione per depositare la loro liquidità in eccesso. È stato il caso, per esempio ma non solo, di Ceresio Investors, Gruppo finanziario che fa capo a Banca del Ceresio e che nel corso dell’esercizio - il 65.esimo - chiusosi lo scorso 30 settembre ha conseguito un risultato netto da interessi pari a 5,5 milioni di franchi, a fronte di una perdita netta in questo ambito dell’esercizio precedente di 991 mila franchi.
L’esercizio si è chiuso per il Gruppo - che comprende a Milano Ceresio SIM, Global Selection SGR e Eurofinleading Fiduciaria; a Londra Belgrave Capital; e a Lugano Banca del Ceresio - con un risultato lordo di 12,25 milioni di franchi (quasi il doppio rispetto all’anno precedente: 6,2 milioni) che scende 9,7 milioni al netto delle imposte pagate (2,6 milioni). L’anno prima (al 30 settembre 2022) il risultato fu di 4,6 milioni di franchi. Le voci di ricavo che più hanno contribuito all’aumento dell’utile sono state quelle da operazioni da commissioni e da prestazioni di servizi: 40,9 milioni di franchi, 10,9 milioni in meno rispetto all’esercizio precedente. Una riduzione riconducibile al calo dei patrimoni medi della clientela dovuto in particolare all’andamento negativo delle borse nel 2022. Effetto negativo compensato dal contributo positivo da parte dell’attività di negoziazione che ha fatto segnare un risultato pari a 8,5 milioni, in notevole aumento rispetto alla perdita di 1,7 milioni di dodici mesi prima.
Stabili costi e collaboratori
Sul fronte di costi, si segnala una sostanziale stabilità per quanto riguarda quelli per il personale (31,9 milioni), mentre sono leggermente in aumento gli altri costi di esercizio a 11,3 milioni (+4%) principalmente a causa di onorari per consulenze.
Dal punto di vista dei capitali, il Gruppo a fine esercizio aveva 8,4 miliardi in gestione, sostanzialmente invariati rispetto all’esercizio 2021-2022. I deflussi finanziari sono stati sostanzialmente compensati dalla buona performance di mercato. Si è registrata stabilità anche per quanto riguarda il numero di collaboratori che a livello di Gruppo - a fine settembre - erano 161 (due in meno) di 90 presso Banca del Ceresio, 49 a Milano presso le controllate Ceresio SIM, Global Selection SGR ed Eurofinleading Fiduciaria e 22 a Londra presso la Belgrave Capital management.