Il retroscena

Bankman-Fried (s)parlava di FTX in una chat?

Secondo l'Australian Financial Review l'ex amministratore delegato della piattaforma cripto condivideva informazioni assieme ad altri dirigenti su Signal nel gruppo «Wirefraud» – Il diretto interessato: «È falso»
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Red. Online
13.12.2022 17:45

Sam Bankman-Fried e altri membri della piattaforma di criptovalute FTX avrebbero gestito una chat su Signal con il nome «Wirefraud».

A darne notizia è l’Australian Financial Review, secondo cui il gruppo, ristretto, avrebbe adoperato la citata chat per scambiarsi informazioni crittografate end-to-end legate a FTX e il suo hedge fund Alameda Research. Il tutto, va da sé, nel periodo precedente l’implosione della stessa FTX. Secondo il giornale, nella chat erano presenti Bankman-Fried, Zixiao Wang o più semplicemente Gary, Nishad Singh e il CEO di Alameda, Caroline Ellison.

Poco prima di venire arrestato su richiesta del governo degli Stati Uniti, lunedì sera alle Bahamas, Bankman-Fried – via Twitter – ha negato ogni suo coinvolgimento nella presunta chat. «Se questo è vero, allora non ero un membro di quella cerchia ristretta». E ancora: «Sono abbastanza sicuro che sia falso; non ho mai sentito parlare di un gruppo del genere».

Fondatore e oramai ex amministratore delegato di FTX, Bankman-Fried si è visto piovere addosso otto capi d’accusa dalla giustizia americana. Fra le altre cose, si parla di frode. Tre le istanze giudiziarie distinte portate avanti dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, dalla Securities and Exchange Commission e dalla Commodity Futures Trading Commission.

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