Brusco aumento del numero di fallimenti aziendali in Svizzera

Brusco aumento del numero di fallimenti aziendali in Svizzera: nei primi sei mesi dell'anno sono fallite complessivamente 6453 imprese, pari a un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo indica oggi la società di informazioni economiche Creditreform.
Alla base di questo aumento ci sarebbe una modifica legislativa entrata in vigore in gennaio. La novità riguarda in particolare le istituzioni pubbliche, che da quest'anno sono tenute - al pari dei creditori privati - a ricorrere alla procedura di fallimento per il recupero dei crediti fiscali e contributivi non saldati dalle aziende.
Secondo Creditreform, la precedente prassi permetteva a molte imprese di restare formalmente attive, nonostante fossero di fatto insolventi, proprio perché imposte e tasse potevano non essere pagate senza immediate conseguenze legali. La nuova normativa, invece, ha ristabilito parità di trattamento tra creditori pubblici e privati, con l'effetto di accelerare i tempi delle dichiarazioni di fallimento.
«Era prevedibile che questo cambiamento avrebbe comportato un aumento dei fallimenti aziendali», osserva Creditreform, «ma le proporzioni del fenomeno hanno comunque sorpreso».
Le previsioni per l'intero anno non sono rassicuranti: si stima che si sfioreranno le 10'000 insolvenze, mentre il numero totale di cancellazioni dal registro di commercio - comprese quelle per irregolarità formali - potrebbe avvicinarsi a quota 13'000.