Cambio euro-franco in mezzo al guado

Dopo aver toccato in settembre il livello di 1,10 il rapporto tra le valute è tornato a calare: cosa accadrà in futuro?
Red. Online
12.11.2015 06:00

La ripresa dell'euro sul franco, iniziata a metà luglio, sembrava, fino a qualche settimana fa, promettente. Da un livello intorno all'1,05 si era arrivati vicini all'1,10. Per molti era il segnale di un possibile indebolimento più duraturo del franco. Ma poi già a settembre era arrivato qualche segnale opposto. Ora, alla vigilia di decisioni importanti delle banche centrali, l'euro-franco dà nuovi segnali di cedimento, tornando sotto quota 1,08. Ieri in serata l'euro saliva sul dollaro a 1,0733 e sul franco a 1,0776. Calava  il dollaro sul franco svizzero a 1,0038.

«La mia aspettativa di lungo termine è che si debba tornare all'1,20 – chiarisce Mario Cribari di Veco Group –. Non mi ha comunque sorpreso questa discesa nel breve, viste le condizioni esterne. Non escludo che si possa arrivare anche all'1,05. Quello che ha contribuito più di tutto a questo movimento è stato il rafforzamento del dollaro sia sull'euro che sul franco».

«La nostra visione rimane inalterata: euro-franco a 1,10 a tre mesi e a 1,12 a un anno. – spiega Patrick Cecconi, investment advisor di Julius Bär –. Ci aspettiamo un rialzo dei tassi da parte della Fed, ma non è detto che sia a dicembre. In ogni caso dovrebbe esserci un solo ritocco e poi una pausa, perché le dinamiche dei prezzi USA non necessitano di successivi ritocchi».

Per Cecconi l'attuale indebolimento dell'euro (e la conseguente rivalutazione del franco) è più dovuta alle dichiariazioni di Mario Draghi della BCE che alle aspettative sulle prossime mosse della Fed. «Siamo inoltre certi che la Banca nazionale svizzera interverrà prontamente nel caso di un apprezzamento eccessivo del franco», conclude Cecconi.

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