Mattone

Casa dolce casa, ma più costosa

Secondo l’Ufficio federale di statistica in Svizzera lo scorso anno il prezzo delle abitazioni è salito del 7,3% – Piazzini: «La gente capisce che un tetto è un rifugio e ha un valore previdenziale» – Mazzoleni: «Locarnese molto ricercato»
© CdT/Gabriele Putzu
Roberto Giannetti
15.02.2022 21:12

Sul mercato immobiliare la domanda rimane forte. L’Ufficio federale di statistica ha reso noto che nel quarto trimestre 2021 l’indice svizzero dei prezzi degli immobili residenziali (IMPI) è salito del 2,6% rispetto al trimestre precedente, portandosi a 110,7 punti (quarto trimestre 2019 = 100). Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il rincaro è stato pari al 7,3%.

Le case hanno segnato rispettivamente +2,7% e +8,0%, mentre gli appartamenti mostrano variazioni di +2,6% e +6,7%.

Dobbiamo essere cauti quando si prendono delle medie per tutto il territorio. Inoltre, dobbiamo sottolineare che non si tratta di affitti, e che si tratta di abitazioni ad uso proprio

Situazioni diverse
Come valutare questi dati? E come evolve la situazione in Ticino? Lo abbiamo chiesto a due esperti del settore. «Questo è un rilevamento - spiega Gianluigi Piazzini, presidente della Catef, la camera ticinese dell’economia fondiaria - sicuramente significativo. Però è più orientato alla regione dell’Altopiano, dove la domanda è forte. La situazione in Ticino non è la stessa» .

«Infatti - precisa - dobbiamo essere cauti quando si prendono delle medie per tutto il territorio. Inoltre, dobbiamo sottolineare che non si tratta di affitti, e che si tratta di abitazioni ad uso proprio. Comunque, dai dati emerge che il mattone è ancora uno degli investimenti che oggi proteggono dall’inflazione e può essere effettuato sulla base di interessi bassi».

Fiammata temporanea
«Per conto mio - rileva - stiamo assistendo a una fiammata in attesa che la ricreazione finisca. Comunque, alla fine dei conti è un dato estremamente positivo, ed è anche un segnale macroeconomico e politico, che indica che il cittadino ci crede e vuole diventare proprietario. Spesso questi dati vengono considerati in maniera negativa, e si pensa alla speculazione. Invece indica che la gente cerca di comperare il meglio sul mercato, e quindi è pronta a pagare malgrado l’aumento dei prezzi».

Forte aumento delle vendite
«Per il Ticino - nota - non ho cifre precise, ma di sicuro un aumento dei prezzi c’è stato, assieme ad un forte aumento delle vendite, il che si riflette anche sulla Tassa sugli utili immobiliari, che colpisce il valore aggiunto ed è a livelli record. Questo significa che si sta anche guadagnando qualche franco. Quindi ritengo che siamo nella media svizzera»

«La novità di questi anni - continua - è che la gente inizia a capire che il vento sul costo del denaro inizia a cambiare, e grazie alla pandemia ha dato importanza alle quattro mura. La casa è un rifugio, oltre che un investimento, e ha un valore anche a livello previdenziale».

«È comunque difficile - conclude Gianluigi Piazzini - sapere se il trend continuerà anche quest’anno. Noi economisti eravamo convinti che il costo del denaro non restasse per così tanti anni così basso. Ma ora l’inflazione sta salendo e le banche centrali stanno cambiando rotta. Il che dovrebbe portarci ad un aumento del costo del denaro, e quindi il mercato comincerà a rallentare. Ma è difficile fare previsioni. Probabilmente fra non molto rientreremo nei canoni classici del mercato, e questo può valere per tutto, anche per le borse. Comunque non vedo nessun rischio, a parte nelle valutazioni. E per chi ha una casa a uso proprio la situazione non cambia».

La domanda in Ticino resta elevata. Gli ultimi dati disponibili sono quelli del terzo trimestre 2021, quando si sono registrate 1.608 transazioni immobiliari, in aumento del 29,5% rispetto all’anno precedente. Il volume d’affari ha raggiunto 1,25 miliardi, in crescita del 40% su base annua.

«In Ticino è difficile tracciare un quadro generale - spiega Marzo Mazzoleni, direttore e partner della GPM, la società immobiliare del gruppo Fidinam - perché siamo in presenza di grandi differenze regionali. Nel complesso, abbiamo una limatura dei prezzi negli agglomerati esterni, mentre il centro e il semicentro tengono ancora».

«Penso che nel 2021 - spiega - comunque i prezzi delle abitazioni non siano saliti molto. Invece i terreni si sono rivalutati in modo sostanziale, anche perché nel cantone il 70% del territorio è boschivo, e nel 30% restante devono trovare tutte le costruzioni residenziali, commerciali, industriali e artigianali».

Il nuovo trend è che molti optano per una abitazione con giardino, forse perché con la pandemia si è riscoperto il valore della casa e della terra

Alta richiesta nel Locarnese
«Le abitazioni - precisa - nel Locarnese sono state molto richieste, (mentre il Luganese ha marciato sul posto ), visto che ogni anno la confederazione per il Ticino mette a disposizione dei contingenti per le case di vacanza, che ammontano a 185 unità, (Locarnese ca 60 e Luganese 80 ecc ). L’anno scorso il Locarnese le esaurite tutte. Infatti molti svizzero tedeschi hanno deciso di comprare, e questo penso sia dato dal valore aggiunto di AlpTransit, per la vicinanza con l’Italia, oppure sull’onda della pandemia. Inoltre alcuni tedeschi hanno chiesto la residenza quali Globalisti in Ticino sia nella regione del Locarnese che del Luganese. Il nuovo trend è che molti optano per una abitazione con giardino, forse perché con la pandemia si è riscoperto il valore della casa e della terra».

«Ricordiamo - conclude - che in Svizzera esiste un fenomeno che mantiene alta la domanda: ben il 65% della popolazione vive in affitto, e solo il 35% possiede una casa. Il contrario che in Europa. Quindi esiste un grande bacino di potenziali acquirenti che per noi immobiliaristi ma anche per la clientela è un segmento di mercato sempre attrattivo interessante e redditizio in alternativa ai mercati borsistici».