Studio

Casse malati, rincaro e alloggi: ecco cosa preoccupa davvero le famiglie svizzere

Da un’indagine di Pro Familia e Pax emerge che quasi tre quarti delle economie domestiche nella Confederazione prevede un peggioramento della propria situazione generale nei prossimi tre anni
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Economia
20.09.2025 06:00

Le famiglie in Svizzera continuano a essere preoccupate principalmente per le questioni finanziarie, con i costi della salute, il rincaro e l’alloggio in cima alla lista delle priorità. Nonostante una soddisfazione generale per la vita familiare, le aspettative sul futuro rimangono pessimistiche, con il 72% delle famiglie che prevede un peggioramento della situazione generale nei prossimi tre anni. In particolare sui premi di cassa malati, a essere particolarmente preoccupate sono le famiglie ticinesi e quelle svizzere il cui reddito familiare è inferiore ai 100 mila franchi. Questi gli elementi più salienti rilevati nell’ultimo «Barometro svizzero delle famiglie» pubblicato negli scorsi giorni da Pro Familia e dall’assicuratore vita Pax.

Reddito non sempre sufficiente

Riguardo alle finanze, l’analisi mostra che che il 46% delle 2.200 famiglie svizzere intervistate ritiene il proprio reddito sufficiente, il 47% lo considera «appena sufficiente», mentre il rimanente 7% lo giudica insufficiente. Ma addirittura i due terzi affermano di riuscire a risparmiare al massimo 500 franchi al mese, una cifra insufficiente per far fronte agli imprevisti.

Politiche familiari

Stando allo studio, le famiglie svizzere chiedono interventi nelle politiche familiari per migliorare la loro situazione economica e la conciliabilità tra lavoro e vita familiare. Le principali aree di intervento richieste includono: riduzione dei premi delle casse malati (37%, ma in Ticino la percentuale sale addirittura al 63%), supporto finanziario alle famiglie (40%) e conciliabilità lavoro-famiglia (21%).

Riguardo a quest’ultimo, il Barometro indica che la maggior parte delle famiglie è soddisfatta. Ma ci sono tuttavia margini di miglioramento: le famiglie con bambini di età compresa tra 0 e 3 anni mostrano infatti la soddisfazione più bassa (62%), e chiedono inoltre più congedi parentali e assistenza all’infanzia. Fra le misure suggerite per migliorare la conciliabilità c’è la maggiore flessibilità negli orari di lavoro e la possibilità di lavorare da casa.

La necessità di conciliare lavoro e vita familiare mette sotto pressione i genitori: il 29% dei rispondenti afferma infatti che la pressione compromette la vita familiare. Inoltre, le aspettative personali dei genitori sono un’importante fonte di stress, con il 53% che le menziona. La pressione sui figli aumenta con l’età, con il 75% dei bambini tra 0 e 3 anni che non avvertono pressione.

Preoccupazioni regionali

Esistono anche differenze regionali per singoli temi, come il sistema scolastico e la relativa politica, che preoccupa maggiormente le famiglie della Svizzera tedesca, o la questione della violenza giovanile, che preoccupa soprattutto le famiglie della Svizzera latina.

Un’evoluzione nel tempo è riscontrabile nel tema del rapporto con i media e i social media, che tende a crescere di importanza. Una tendenza opposta si osserva per i temi del cambiamento climatico e della protezione dell’ambiente, nonché dell’approvvigionamento e della sicurezza energetica, che hanno perso rilevanza nel tempo.

Previdenza

L’analisi di Pro Familia/Pax mostra infine che con l’aumentare della pressione finanziaria crescono anche le preoccupazioni per la previdenza per la vecchiaia. Le famiglie intervistate fanno principalmente affidamento sull’AVS , seguita dalla previdenza professionale e da quella individuale privata (3. pilastro). Tuttavia, la situazione finanziaria influisce sulla percezione: fino a un reddito lordo familiare di 100 mila franchi, l’AVS è considerata il pilastro più importante. Al di sopra di questa soglia, la cassa pensione supera l’AVS e, da 140 mila franchi in su, la proprietà abitativa diventa il secondo elemento più rilevante.