Che «Nvidia»!

A inizio anno, dopo il «terremoto» provocato da DeepSeek, era sembrato che la corsa delle cosiddette «Magnificent 7» registrata l’anno scorso (metà della performance del 25% dello S&P 500 era dovuta ai guadagni di Google, Amazon, Microsoft, Meta, Apple, Tesla e Nvidia) si sarebbe arrestata, o perlomeno frenata. Idem ad aprile, in occasione del «Liberation Day» di Trump. Niente di tutto ciò: le big tech americane continuano a correre e raggiungere nuovi record. In particolare Nvidia, che durante la sessione di mercoledì ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di 4 mila miliardi di dollari, diventando la prima azienda al mondo a raggiungere questo traguardo e consolidando la sua posizione come uno dei titoli favoriti di Wall Street. L'impennata del valore di mercato di Nvidia sottolinea la fiducia che Wall Street continua ad avere nell'intelligenza artificiale, con i chip ad alte prestazioni dell'azienda di Santa Clara, California, che costituiscono la spina dorsale di questo progresso tecnologico.
Il prezzo delle azioni dell'azienda leader nella progettazione di semiconduttori è salito mercoledì del 2,8% fino al massimo storico di 164,42 dollari. Nvidia è rimbalzata di circa il 74% rispetto ai minimi di aprile, quando i mercati globali sono stati scossi dalla raffica di dazi commerciali annunciati dal presidente USA. Ma da allora è tornato l'ottimismo dei partner commerciali nel raggiungere accordi con gli Stati Uniti e le Borse sono tornate a salire con, per esempio, il super-indice di Wall Street S&P 500 che giovedì scorso ha raggiunto il nuovo valore massimo storico a 6.284 punti.
Negli ultimi cinque anni il prezzo del titolo Nvidia è salito di oltre il 1.500%. Ha raggiunto per la prima volta un valore di mercato di mille miliardi di dollari nel giugno 2023 e lo ha triplicato in circa un anno, più velocemente di Apple e Microsoft, le uniche altre aziende statunitensi con un valore di mercato superiore ai tremila miliardi di dollari. Microsoft è la seconda azienda statunitense di maggior valore, con una capitalizzazione di mercato di 3.740 miliardi di dollari. Nvidia rappresenta il 7,3% dello S&P 500, mentre Apple e Microsoft rappresentano rispettivamente il 7% e il 6% circa. Nvidia vale più del valore combinato dei mercati azionari canadese e messicano e supera il valore totale di tutte le società quotate in Borsa nel Regno Unito. Includendo i guadagni della sessione, Nvidia è cresciuta di circa il 22% quest'anno, rispetto a un aumento di quasi il 15% dell'indice dei semiconduttori quotato alla Borsa di Philadelphia.
Nel primo trimestre Nvidia ha registrato un fatturato totale di 44,1 miliardi di dollari, con un aumento del 69% rispetto a un anno fa. Per il secondo trimestre, Nvidia prevede un fatturato di 45 miliardi di dollari, più o meno il 2%. I risultati del secondo trimestre saranno resi noti il 27 agosto.
Momentum AI
Reuters, nel frattempo, afferma che OpenAI sarebbe vicina al rilascio di un browser basato sull'intelligenza artificiale in sfida a Google Chrome, che attualmente domina il mercato.
Il browser, un software che permette di navigare sul web, dovrebbe essere lanciato nelle prossime settimane e mira a utilizzare l'IA per cambiare il modo in cui gli utenti navigano online. Ciò consentirà ad OpenAI un accesso più diretto a uno dei pilastri del successo di Google: i dati degli utenti, secondo quanto appreso dall'agenzia da fonti a conoscenza della situazione.
Se adottato dai 500 milioni di utenti attivi settimanali di ChatGpt, il programma di OpenAI potrebbe mettere sotto pressione un componente chiave del sistema di introiti pubblicitari del rivale Google. Chrome è un pilastro importante del business pubblicitario di Alphabet, rappresenta quasi i tre quarti del suo fatturato, e fornisce informazioni sugli utenti per aiutare la società a indirizzare gli annunci in modo mirato.
Il browser di OpenAI - scrive Reuters online - è progettato per mantenere alcune interazioni degli utenti all'interno di un'interfaccia simile a ChatGpt, invece di dover cliccare sui siti. Secondo la testata, inoltre, il browser consentirebbe a OpenAI di integrare direttamente nell'esperienza di navigazione i suoi "agenti" di intelligenza artificiale come Operator consentendo al programma di eseguire attività per conto dell'utente.
La novità si inserisce nel quadro di una competizione serrata. Google Chrome, utilizzato da oltre 3 miliardi di persone, detiene attualmente oltre due terzi del mercato mondiale dei browser secondo la società di analisi StatCounter. Al secondo posto c'è Safari di Apple, molto indietro con una quota del 16%. E si sta facendo strada la società Perplexity che possiede un motore di ricerca basato sull'intelligenza artificiale: ha da poco lanciato un browser basato sull'IA che si chiama Comet ed è in grado di eseguire azioni per conto di un utente.