Svizzera

Crescono nuovamente i fallimenti nel 2025

In totale, sono aumentati di oltre il 30% su base annua a 14.958: in quattro casi su cinque si è trattato di insolvenze, mentre in un quinto di carenze organizzative – In Ticino una contrazione delle nuove aziende del 2,5%
© CdT/ Chiara Zocchetti
Ats
31.12.2025 12:22

Nel 2025 i fallimenti di aziende sono aumentati rispetto al 2024, che era già stato un anno record. Uno dei motivi va ricercato in una modifica legislativa.

In totale i fallimenti sono aumentati di oltre il 30% su base annua a 14.958, si legge in un comunicato odierno di Creditrefor. In quattro casi su cinque si è trattato di insolvenze, mentre in un quinto di carenze organizzative.

Come accennato, una modifica legislativa ha portato a un incremento dei numeri: dal primo gennaio 2025 anche i debiti fiscali delle aziende iscritte nel registro di commercio possono essere fatti valere mediante procedura fallimentare, mentre in precedenza le autorità potevano riscuotere le imposte non pagate solo mediante pignoramento.

Il sistema precedente ha permesso di rinviare il destino ormai segnato di numerose aziende, secondo quanto viene spiegato nel comunicato. La modifica ha quindi portato a una sorta di pulizia del mercato, che in alcuni cantoni non è ancora terminata.

Record di insolvenze private

Nell'anno che va concludendosi sono poi aumentate anche le insolvenze di persone private, con un incremento di quasi il 12% a 9'800. Ciò è dovuto principalmente alle successioni rifiutate dai discendenti dei defunti.

Anche fra i vivi si è interrotta la tendenza alla diminuzione dei fallimenti dei privati, il che potrebbe essere dovuto agli effetti di recupero dalla crisi del coronavirus e la fine degli aiuti legati alla pandemia.

Nuove aziende

Nel 2025 però sono anche numerose le nuove aziende. Rispetto all'anno precedente, la creazione di nuove realtà è aumentata del 5% a oltre 55'600, afferma Creditreform basandosi su dati dell'Istituto per giovani imprese (IFJ). Rispetto a dieci anni fa le cifre hanno segnato un incremento di un terzo.

Venti cantoni su 26 hanno registrato progressioni in questo senso. Zugo, Appenzello Interno, Obvaldo e Sciaffusa hanno messo a segno aumenti che superano il 15%. Fra i rari cantoni in negativo figura il Ticino, con una contrazione del 2,5%.

I rami più dinamici sono risultati quelli della consulenza, dell'artigiano e dell'immobiliare, seguiti da servizi, architettura e ingegneria.