Economia e società

Crolla il mercato dell’auto, ma ibrido ed elettrico volano

In Svizzera, nel primo mese del 2021, sono state immatricolate 15.130 vetture nuove, con un calo del 19,5% su base annua - La quota di mercato di auto con propulsori alternativi è invece passata dal 28,2% al 35%
Dario Campione
03.02.2021 06:00

Il mercato dell’auto annaspa. In Svizzera, nel primo mese del 2021, sono state immatricolate 15.130 vetture nuove, con un calo del 19,5% su base annua. Secondo l’associazione degli importatori, si tratta del «peggior mese di gennaio del nuovo millennio». L’unico segmento che si salva dal naufragio è quello dei cosiddetti «propulsori alternativi», le cui vendite crescono di quasi il 50%: la quota di mercato di auto elettriche, ibride, a gas o a idrogeno è infatti salita al 35%, dato superiore di ben 7 punti al record del 28% fatto segnare nel 2020.

Si conferma così da un lato il trend da incubo dell’anno pandemico, nel quale è stato registrato un crollo epocale delle prime immatricolazioni in Europa; dall’altro lato, il boom di vendite dei veicoli elettrici e ibridi.

Lo scorso anno sono sbarcate sulle strade europee “soltanto” 10 milioni di vetture nuove - il 23,7% in meno rispetto al 2019. Il dato peggiore è stato registrato in Spagna (-32,3%), seguito da Italia (-27,9%) e Francia (-25,5%). La Svizzera non è stata da meno: ha infatti accusato una rovinosa contrazione di 24 punti percentuali rispetto al 2019.

Nella Confederazione, però, la vendita di auto mosse da propulsioni alternative è cresciuta, come detto, del 28,2%. Un dato che supera di ben 4,3 punti percentuali l’obiettivo «10/20» di Auto-Suisse, cioè il raggiungimento di una quota di elettriche e ibride plug-in pari al 10%.

Ticino sempre più «green»

Anche il Ticino ha fatto la sua parte in questo processo di rinnovamento “green” del parco auto. Lo dimostrano con chiarezza le cifre ufficiali che il Corriere del Ticino ha chiesto e ricevuto dalla Sezione della circolazione.

Nel 2020, su un totale di 15.324 immatricolazioni, 906 (pari al 5,9%) sono state di veicoli elettrici e 2.888 (il 18,8% del totale) hanno riguardato macchine ibride. In pratica, nel nostro cantone già oggi un’auto nuova su 4 è in grado di muoversi senza dover fare il pieno di benzina o diesel.

Ciò che impressiona maggiormente, tuttavia, è la progressione con cui questa crescita si è manifestata: una sorta di balzo in avanti improvviso, tutto concentrato negli ultimi due anni. Tra il 2015 e il 2018, infatti, la percentuale di auto elettriche acquistate in Ticino ha oscillato tra lo 0,6 e lo 0,9%, quella delle auto ibride fra il 3,5 e il 5,9%.

Nel 2019, un primo scossone, con le vetture elettriche salite al 2,7% del totale e le ibride all’8,7%. Quindi il boom del 2020, che tendenzialmente proseguirà anche nel 2021.

Il rapporto di ACEA

Secondo Christoph Wolnik, portavoce di Auto-Suisse, «La trazione elettrica continuerà certamente a crescere nel 2021, anche se non così fortemente come l’anno scorso». Uno dei motivi è il numero inferiore di nuovi modelli rispetto al 2020. «Probabilmente non vedremo un raddoppio del numero di unità elettriche come è stato il caso l’anno scorso, ma osserveremo un ulteriore aumento della quota di mercato, verso il 20%».

Pochi giorni fa, alla fine di gennaio, La European Automobile Manufacturers Association (ACEA) ha pubblicato il suo annuale rapporto sui veicoli a motore (dati 2019) nei 27 Stati membri dell’Unione Europea oltre che in Norvegia, Gran Bretagna e Svizzera. Dallo studio, consultabile online, emergono alcuni numeri molto interessanti che testimoniano una maggiore sensibilità ecologista dei cittadini della Confederazione rispetto al resto del Vecchio Continente. Qualche esempio: la Svizzera (-2%), assieme alla Francia (-0,3%), è l’unico Paese europeo in cui il parco auto circolante è diminuito invece che aumentare (la media continentale è stata +1,8%). L’età media delle auto nella UE è salita a 11,5 anni, con punte di 16 e oltre in Lituania, Estonia e Romania, mentre in Svizzera è ferma a 8,6 anni. E ancora: in Europa ci sono 569 auto ogni mille abitanti. Il Lussemburgo è il Paese con la densità più alta di quattro ruote (694) mentre la Lettonia segna quella più bassa (342). In Svizzera le auto sono 535 ogni 1.000 abitanti, leggermente al di sotto della media europea.

I modelli vincenti

L’anno del coronavirus sarà ricordato come il peggiore di sempre per il mercato delle quattro ruote. Ma non per tutti. Uno sguardo alle statistiche dei modelli più ricercati dagli automobilisti elvetici spiega molte cose, compreso il motivo per cui l’elettrico ha sfondato nelle scelte del mercato rossocrociato.

Nel dicembre 2020 l’americana Tesla Model 3 è stata la macchina con il maggior numero di immatricolazioni in Svizzera: 1.561. Un risultato che ha contribuito a spingere la quota mensile dei modelli ibridi, elettrici, a gas e a idrogeno a un record del 42,4%, oltre 14 punti sopra la quota di mercato delle alternative per l’intero 2020 (come detto, 28,2%, oltre il doppio del 13,1% fatto registrare in tutto il 2019).

Al di là dei numeri di dicembre, la stessa Tesla Model 3 è stata comunque il secondo modello più venduto in Svizzera nel 2020 (5.051 unità) dietro soltanto alla Skoda Octavia (5.892). Sul terzo gradino del podio è invece salita la Volkswagen Tiguan (4.965 auto vendute).

Incentivi, nel 2019 stanziati tre miloni di franchi

Due milioni e mezzo di franchi per incentivare «l’acquisto di automobili totalmente elettriche» e mezzo milione di franchi per favorire «l’installazione di stazioni di ricarica per automobili elettriche a domicilio e presso datori di lavoro». Nella sessione di marzo 2019 il Gran Consiglio ha stanziato un credito quadro di 3 milioni a favore della svolta verde su strade e autostrade. Nel decreto esecutivo del giugno 2019 il Consiglio di Stato ha stabilito poi di subordinare il contributo di 2 mila franchi per l’acquisto di un’auto elettrica all’applicazione da parte «dell’importatore ufficiale di marca» di un «ulteriore premio di 2 mila franchi sul prezzo ufficiale svizzero di listino, IVA inclusa», in questo modo - di fatto - raddoppiando l’incentivo. Per l’installazione di una stazione di ricarica il premio forfettario è stato fissato in 500 franchi.

Le cifre aggiornate

Sino al 1° febbraio di quest’anno sono stati versati 741 incentivi per le auto e 418 per l’installazione delle colonnine (349 private e 69 aziendali).

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