Il caso

DHL saluta gli USA: niente più consegne a causa dei dazi

Diversi servizi postali internazionali hanno annunciato al sospensione temporanea dei propri servizi verso gli Stati Uniti a causa delle nuove regole sulle tariffe di importazione che entreranno in vigore dal 29 agosto
©Gabriele Putzu
Ats
22.08.2025 17:34

Diversi servizi postali internazionali, tra cui Royal Mail, Dhl e PostNord, hanno annunciato la sospensione temporanea delle consegne verso gli Stati Uniti a causa delle nuove regole sulle tariffe di importazione che entreranno in vigore dal 29 agosto. La decisione segue l'ordine esecutivo firmato dal presidente Donald Trump lo scorso mese, che pone fine all'esenzione globale dei dazi doganali per i pacchi di basso valore. Finora era prevista un'esenzione fino a 800 dollari, ma la nuova normativa applicherà le stesse aliquote tariffarie previste per le merci di ciascun Paese di origine. Solo i regali fino a 100 dollari resteranno esenti.

La Royal Mail ha informato che sospenderà i suoi attuali servizi di esportazione verso gli Stati Uniti, ma punta a ripristinarli "entro due giorni" con sistemi aggiornati. Anche Dhl ha annunciato la sospensione delle consegne per i clienti business tramite Dhl Parcel Germany, spiegando che "restano irrisolte questioni chiave" su come e da chi verranno pagate le nuove tariffe, pur precisando che i servizi Dhl Express resteranno operativi. PostNord ha invece motivato la sospensione con i ritardi da parte delle autorità statunitensi nel fornire i dettagli tecnici necessari all'adeguamento: "Una decisione spiacevole ma necessaria per garantire la piena conformità delle nuove regole", ha dichiarato il responsabile comunicazione Bjorn Bergman.

Secondo la Casa Bianca, l'eliminazione dell'esenzione punta a contrastare "pratiche di spedizione ingannevoli, materiale illegale e l'elusione dei dazi", sostenendo che alcuni operatori abbiano abusato delle vecchie regole per inviare sostanze illecite negli Usa. L'amministrazione Trump ha inoltre riferito che le spedizioni esenti da dazi sono più che raddoppiate, passando da 115 milioni nel 2023/24 a 309 milioni entro giugno 2025. L'ordine esecutivo anticipa di due anni l'applicazione della misura, inizialmente prevista per il 1° luglio 2027.