«Dopo il momentaneo stop, l'amministrazione Trump lavora a un piano B per i dazi»

L'amministrazione Trump lavora a un piano B per i dazi dopo che la Us Court of International Trade li ha dichiarati illegali. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, la Casa Bianca sta valutando un piano in due fasi.
La prima è una soluzione tampone per imporre tariffe su settori dell'economia mondiale in base a una disposizione mai utilizzata prima del Trade Act del 1974, che include una clausola che consente dazi fino al 15% per 150 giorni per affrontare gli squilibri globali.
Questo permetterebbe all'amministrazione di guadagnare tempo per elaborare piani ad hoc per ciascun partner commerciale sulla base di una diversa disposizione della stessa legge. La seconda fase prevede un lungo processo di notifica ritenuto però dall'amministrazione più difendibile dal punto di vista legale e usato già in passato, anche per imporre le tariffe alla Cina durante il primo mandato di Donald Trump.
Le opzioni allo studio erano state considerate già nelle prime settimane dell'amministrazione, ma poi è stato preferito imporre i dazi ricorrendo all'International Emergency Economic Powers Act del 1977, mai usata prima per le tariffe. Ricorrere ora a una diversa legge per imporre dazi presenta comunque dei rischi per l'amministrazione, in quanto può essere considerata dai tribunali come un'ammissione di sconfitta nell'uso della legge del 1997.