General Electric pronto a cancellare 436 posti di lavoro

(Aggiornato alle 16.37) Il gigante industriale americano General Electric (GE) ha annunciato oggi di voler cessare la produzione sul suo sito di Oberentfelden, nel canton Argovia. Complessivamente sono minacciati 436 posti di lavoro. La sua unità elvetica GE Grid Solutions vorrebbe mantenere 57 posti in Svizzera.
Tale ristrutturazione risponde alle difficoltà riscontrate sul mercato degli apparecchi commutatori ad isolamento gassoso e alla necessità di GE Grid di consolidare i suoi siti produttivi, si legge in una nota odierna.
Il gigante americano intende mantenere 57 posti nella ricerca e nello sviluppo, nella commercializzazione o ancora in servizi legati ad attività residue in Svizzera, precisa GE Grid, aggiungendo di aver contattato le parti sociali per i 436 impieghi a rischio.
La riorganizzazione, che riguarda GE Grid Solutions a livello europeo, è stata presentata oggi al comitato d’impresa (CEE). La decisione finale verrà presa al termine delle consultazioni con CEE e il personale, assicura GE Grid.
Il mercato degli apparecchi commutatori ad isolamento gassoso è contraddistinto da una forte sovraccapacità che ha fatto sprofondare del 40% i prezzi dal picco del 2008, secondo i calcoli di GE Grid Solutions. I produttori asiatici hanno chiaramente contribuito alla flessione. GE Grid produce equipaggiamenti destinati alle reti elettriche.
Non è la prima volta che General Electric annuncia ristrutturazioni in Svizzera. Nel giugno 2018, il gruppo americano aveva indicato la cancellazione di 1’200 posti su 4’500 nell’altra unità elvetica GE Power. Nel giugno 2019, il gruppo aveva inoltre annunciato la soppressione di ulteriori 450 posti di lavoro (poi ridotti a 200) sui suoi siti di Birr e Baden, nel canton Argovia, senza tuttavia cessare completamente l’attività.
Promesse non mantenute
Le reazioni di autorità e sindacati non si sono fatte attendere. Il governo argoviese ha espresso la sua incomprensione di fronte al progetto di ristrutturazione, quando ormai il trasferimento del personale di Oberentfelden verso il sito di Birr sembrava acquisito. Il consiglio di Stato ha messo in guardia da quelli che considera «seri rischi per la reputazione e la credibilità di GE».
L’esecutivo cantonale si è in particolare detto deluso dalle promesse non mantenute di General Electric, che si era impegnata a preservare gli impieghi nel cantone. D’intesa con il consigliere federale Guy Parmelin, responsabile del Dipartimento federale dell’economia, il governo argoviese chiede al gigante americano di non delocalizzare in Francia le attività di Oberentfelden.
Stando a una nota odierna di Unia, dipendenti e autorità sono stati ingannati. Il sindacato invita il Consiglio federale a fare pressione su GE affinché mantenga la sua produzione in Svizzera. Questi nuovi tagli si aggiungono a una serie di importanti piani di ristrutturazione, deplora il sindacato.