Gruppo Migros, le svalutazioni degli attivi pesano oltre misura sull’utile

Il fatturato è da record (32 miliardi di franchi, +6%), ma il risultato operativo (Ebit) si contrae del 54,4% a 286 milioni e l’utile netto scende del 62% a 175 milioni.
Questa, in estrema sintesi, sono le cifre del bilancio 2023 presentate oggi dal Gruppo Migros. Sui conti del colosso del commercio al dettaglio svizzero hanno inciso i costi delle materie prime, dell’energia e degli imballaggi e, in modo particolare, rettifiche di valore pari a circa 500 milioni di franchi.
Svalutazioni di peso
In merito a queste importanti registrazioni contabili, senza le quali si può presumere che il gigante arancione avrebbe mostrato un utile in aumento anziché in calo, il presidente della direzione generale della Federazione delle cooperative Migros (FCM), Mario Irminger, ha dichiarato alla «NZZ»: «Nel 2021 Migros ha definito i suoi quattro segmenti strategici: alimentari, non alimentari, servizi finanziari e salute. Anche con questa focalizzazione, Migros è ancora il dettagliante con il posizionamento più ampio in Europa. Tuttavia, un’azienda non può essere competente in un numero illimitato di segmenti d’attività. Per questo motivo negli ultimi mesi abbiamo rivisto il valore di tutte le parti dell’azienda. Si sono rese necessarie svalutazioni [...], anche di investimenti che hanno perso valore».
Più nel dettaglio, al CdT un portavoce del Gruppo precisa che «abbiamo registrato rettifiche di valore per circa 200 milioni di franchi sugli immobili e per circa 80 milioni di franchi sui progetti informatici. Altri 80 milioni di franchi si riferiscono alle svalutazioni dei negozi specializzati e circa 125 milioni a vari settori. A titolo precauzionale, abbiamo inoltre contabilizzato una rettifica di valore di circa 15 milioni di franchi per il prestito concesso a Globus».
Su quest’ultimo, a gennaio Banca Migros aveva confermato di essere «coinvolta in un prestito sindacato da diverse banche svizzere [...] con un’esposizione di 97 milioni di franchi. Il finanziamento è stato concesso a una società immobiliare alla quale partecipano diversi investitori. [...]. L’immobile in questione è un grande magazzino situato in una posizione primaria nel centro di Zurigo».
Più clienti, ma spendono meno
Il giro d’affari è progredito del 10,2% sia nel commercio online, sia nelle ristorazione, mentre quello dei supermercati è aumentato «solo» del 3,6%, nonostante la frequenza della clientela nei punti vendita sia salita del 5,2%, per un totale di 369 milioni di acquisti.
«I consumatori fanno acquisti più frequenti, comprano prodotti più freschi, ma hanno una quantità leggermente inferiore di prodotti nel loro carrello della spesa o nel loro cestino», ha osservato in conferenza stampa il 58.enne Irminger.
Stando al dirigente l’anno scorso l’inflazione nel settore alimentare è stata del 3,5%, ma il rincaro complessivo degli ultimi 15 anni è stimato solo intorno al 3%. «Attualmente il rincaro dei prodotti alimentari si aggira tra l’1,6 e l’1,8%», ha indicato Irminger.
Cessione negozi specializzati
Riguardo invece le vendite nei negozi specializzati, nel 2023 Migros ha registrato una diminuzione del 7,7%. «Le mutate esigenze della clientela richiedono un riorientamento dei formati dei negozi specializzati e il prossimo passo in tal senso sarà costituito dalla vendita di Melectronics e di SportX», scrive la FCM, ribadendo quanto già annunciato a inizio febbraio.
E proprio su SportX e Melectronics, Mario Irminger ha indicato ai media che il processo di vendita è già in fase avanzata e i nuovi proprietari saranno annunciati entro la metà dell’estate. I nuovi proprietari, ha aggiunto, dovrebbero anche continuare a gestire i relativi punti vendita.
Per quanto riguarda invece le altre filiali del Gruppo in via di cessione (Micasa, Bike World, Do it + Garden e Obi), alla «NZZ» Mario Irminger ha dichiarato che «abbiamo annunciato che entro la metà dell'anno decideremo come procedere. Questo potrebbe significare la gestione da parte di un'unica cooperativa regionale, la vendita o - cosa a cui non puntiamo e quindi come ultima spiaggia - la chiusura».
Come annunciato a febbraio, Migros intende cedere anche la sua filiale di viaggi Hotelplan e il produttore di cosmetici Mibelle: in questi casi la vendita si trova però ancora nelle fasi iniziali. Dovrebbe essere conclusa entro la fine dell’anno, ha indicato Irminger, alla testa del Gruppo da maggio 2023 e in precedenza responsabile di Denner.
Infine, nel 2023 l’organico di Migros è cresciuto di 1.448 unità (+1,5%) a quota 99.175.