Il mercato del lavoro si «normalizza», ma l'elevata incertezza preoccupa

Nel mese di giugno 2025 il tasso di disoccupazione in Svizzera è rimasto stabile al 2,7% rispetto a maggio, ma è aumentato nell’arco di un anno di 0,5 punti percentuali. Stando ai dati diffusi ieri dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco) il numero dei disoccupati è diminuito di 1.067 unità (-0,8%) rispetto al mese precedente, per un totale di 126.877 persone, ma è aumentato di 22.359 unità (+21,4%) sull’arco di un anno. In Ticino il tasso di disoccupazione si è attestato al 2,4% (-0,2 punti rispetto a maggio, +0,1 su base annua) e nei Grigioni all’1,1% (-0,2 e +0,3).
La disoccupazione generalmente diminuisce nei mesi più caldi, come si può notare ad esempio nei settori dell’edilizia e della ristorazione. Guardando infatti ai dati destagionalizzati, il tasso di disoccupazione a giugno ha registrato un lieve aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente, al 2,9%.
A giugno, la Seco ha apportato degli aggiustamenti alla base di calcolo, principalmente al numero di persone idonee al lavoro, ma ciò ha comportato solo lievi variazioni del tasso di disoccupazione nella revisione dei dati degli ultimi mesi, ha spiegato Jérôme Cosandey, nuovo responsabile della Direzione del lavoro della Seco.
Riguardo alla situazione del mercato del lavoro la Seco parla di una normalizzazione, dopo che nell’estate del 2023 il tasso di disoccupazione era ancora al di sotto del 2%. E in considerazione dell’attuale alto livello di incertezza dell’economia dovuto alla politica commerciale opaca degli Stati Uniti e alle guerre in Medio Oriente e Ucraina, si prevede un ulteriore aumento.
Cosandey ha fatto riferimento alle previsioni economiche recentemente pubblicate dalla Seco, in cui gli economisti della Confederazione prevedono che il tasso di disoccupazione medio annuo salga al 2,9% nel 2025, rispetto al 2,4% del 2024 e potrebbe addirittura aumentare al 3,2% nel 2026. Tuttavia, se gli Stati Uniti dovessero aumentare i dazi sulle importazioni di prodotti svizzeri a oltre il 30%, come minacciato all’inizio di aprile, il tasso di disoccupazione potrebbe addirittura salire al 3% quest’anno e al 3,5% nel 2026, ha aggiunto l’esperto della Seco.
Secondo dati pubblicati dalla Seco la disoccupazione giovanile (15-24 anni) è al 2,5%, mentre quella degli over 50 al 2,4%. I disoccupati di lunga durata (cioè quelli iscritti agli URC da oltre un anno) erano 17.378, il 2% in più di maggio e il 38,7% in più di un anno prima.
La Seco ha anche comunicato i dati relativi al lavoro ridotto per il mese di marzo (ultimo dato disponibile): le persone interessate erano 13.987, 407 in meno rispetto al mese precedente ma 8.297 (+145,8%) in più rispetto al mese di marzo di un anno fa.
Complessivamente, fa sapere la Seco, in giugno le persone registrate in cerca d’impiego erano complessivamente 206.868 (+0,5% o 1.013 in più di maggio) per un tasso invariato al 4,4%. Tale cifra comprende, oltre ai disoccupati iscritti, i lavoratori che frequentano corsi di riconversione o di perfezionamento, che seguono programmi occupazionali o che conseguono un guadagno intermedio.