L'incontro

Il neo console onorario Piero Augusto Colonna: «Mauritius, hub strategico per gli investimenti svizzeri in Africa e India»

Dallo scorso 25 giugno, la repubblica insulare nell'Oceano indiano, è tornata a essere rappresentata a Lugano con un Consolato generale onorario
Piero Augusto Colonna
Generoso Chiaradonna
29.07.2025 09:31

Dopo aver già ricoperto il ruolo fino al 2015, Piero Augusto Colonna è tornato a rappresentare ufficialmente la Repubblica di Mauritius in Svizzera. Lo scorso 5 giugno, Colonna ha ricevuto le credenziali dal Consiglio federale, in seguito alla nomina come Console generale onorario a Lugano conferita dal Presidente della Repubblica di Mauritius il 6 maggio. La circoscrizione del Consolato copre l’intero territorio della Confederazione e punta a rafforzare i rapporti economici e culturali tra i due Paesi.

Discendente della storica famiglia nobiliare romana Colonna – che nei secoli ha dato un Papa (Martino V; 1417–1431), oltre venti cardinali e numerosi mecenati – Piero Colonna risiede in Ticino da più di trent’anni. Qui si occupa di finanza e investimenti ed è membro del CdA del gruppo LFG+Zest, società di gestione patrimoniale vigilata da Finma con uffici a Lugano e Zurigo. Colonna è anche vicepresidente della Fondazione Roma, erede della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma che a sua volta affonda le sue radici nella cinquecentesca Monte di Pietà di Roma.

Mauritius, ricorda Colonna, è molto più di una destinazione da cartolina per turisti. «L’isola è un hub strategico per investimenti diretti verso Africa e India, grazie alla sua posizione e al suo sistema fiscale competitivo. La frequento dal 1978 quando ho conosciuto colei che è diventata mia moglie, nata a Mauritius, ho imparato a conoscerne bene le dinamiche economiche e culturali», racconta il console che nel 2013 è stato insignito della più alta onorificenza mauriziana: Grande Ufficiale della Repubblica di Mauritius.

Con un PIL nominale di 16,36 miliardi di dollari nel 2024 e un PIL pro capite di 12.973 dollari, l’economia mauriziana si fonda principalmente sui servizi – commercio, finanza e turismo inclusi – che pesano per circa il 75% del PIL. Seguono l’industria (22%), con una forte vocazione nel tessile e nella trasformazione alimentare, e l’agricoltura (3-4%), dove domina la canna da zucchero, coltivata su quasi il 90% delle terre agricole.

I rapporti economici con la Svizzera hanno basi solide. Dal 1998 è in vigore un trattato bilaterale di protezione degli investimenti che garantisce condizioni favorevoli e stabilità giuridica agli investitori elvetici. Inoltre, una Convenzione per evitare la doppia imposizione rende l’isola particolarmente attrattiva, grazie a un’aliquota societaria del 15% e l’assenza di tasse su plusvalenze e successioni. «Il mio ruolo non riguarda passaporti o visti – di competenza dell’Ambasciata di Mauritius a Ginevra – ma la promozione di scambi economici e culturali, creando opportunità reciproche per imprese e investitori», spiega Colonna.

Gli investitori svizzeri sono già attivi a Mauritius in settori come fintech, energie rinnovabili, real estate e nelle strutture GBL (Global Business Licence), utilizzate come piattaforme per operazioni commerciali e finanziarie in Africa e Asia. L’isola, ex colonia britannica e in passato francese, oggi membro del Commonwealth, gode di una rara stabilità politica e sociale, con una popolazione di 1,2 milioni di abitanti composta in prevalenza da comunità induiste. Seguono quelle musulmane, cristiane e cinesi.

Anche sul piano umano i rapporti sono stretti: circa 670 cittadini svizzeri vivono a Mauritius, mentre almeno 840 mauriziani risiedono nella Confederazione.

La sede del Consolato generale onorario della Repubblica di Mauritius è a Lugano, in Via Pelli 3, dove Piero Augusto Colonna continuerà a promuovere relazioni economiche e culturali, consolidando il ruolo del Ticino come punto di contatto privilegiato tra la Svizzera e la «perla dell’Oceano Indiano».