Farmaceutica

Janssen studia la chiusura dello stabilimento di Berna-Bümpliz: a rischio 300 posti

L'azienda produttrice di vaccini ha avviato una consultazione con i dipendenti per trovare soluzioni alternative
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Ats
02.07.2025 09:38

L'azienda produttrice di vaccini Janssen sta valutando la possibilità di chiudere il suo stabilimento di Berna-Bümpliz. Ieri ha avviato una consultazione con i dipendenti per trovare soluzioni alternative: la misura potrebbe avere ripercussioni su 300 persone.

Sono due i motivi per prendere in considerazione la chiusura dello stabilimento, ha annunciato la filiale del colosso farmaceutico statunitense Johnson & Johnson. In primo luogo, un nuovo vaccino progettato per prevenire le infezioni da Escherichia coli non sta ottenendo l'efficacia desiderata.

Secondo, la produzione di vettori lentivirali cesserà presto a Berna. Johnson & Johnson sta infatti per aprire un nuovo sito molto più grande nei Paesi Bassi, si legge in una nota.

«Se le misure proposte verranno attuate dopo la conclusione della consultazione, fino a 300 dipendenti potrebbero essere gradualmente interessati nell'arco di 18 mesi», recita il comunicato. Diverse opzioni strategiche, tra cui un possibile disinvestimento, sono attualmente in fase di valutazione.

La fabbrica che ospita le attività di Janssen nella periferia della capitale ha una lunga storia. L'edificio era stato fondato nel 1898 con il nome di Istituto svizzero per sieri e vaccini.

Secondo il portale medinside.ch, nel 2022 Janssen impiegava 500 persone a Berna-Bümpliz. Lo stabilimento era noto come Berna Biotech, fino all'acquisizione da parte dell'azienda biotecnologica olandese Crucell nel 2006. Dal 2011 fa parte della Janssen Pharmaceutical, compagnia con sede in Belgio.