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Julius Bär: verso un'altra rettifica di valore

Interessati sono i prestiti privati e posizioni selezionate di crediti ipotecari, ha indicato ieri sera l'istituto: la misura comporterà un onere netto di 130 milioni di franchi
©Chiara Zocchetti
Ats
21.05.2025 08:43

Cattive notizie per Julius Bär: la grande banca privata zurighese presente anche sulla piazza di Lugano deve effettuare un'ulteriore rettifica di valore del suo portafoglio crediti, che comporterà un onere netto di 130 milioni di franchi.

Interessati sono i prestiti privati e posizioni selezionate di crediti ipotecari, ha indicato ieri sera l'istituto. La società ha inoltre annunciato misure sul fronte dirigenziale: il responsabile del rischio Oliver Bartholet andrà in pensione e sarà sostituito dal primo luglio da un altro manager, Ivan Ivanic.

I clienti interessati dalla svalutazione hanno domicilio in Svizzera e in altri paesi europei, ha affermato oggi Evie Kostakis, responsabile finanziaria del gruppo, in una teleconferenza. La banca non ha fornito ulteriori dettagli in merito. "Non commentiamo le relazioni con i clienti", ha puntualizzato.

"La revisione del portafoglio prestiti è ancora in corso", ha aggiunto il Ceo Stefan Bollinger, in carica dallo scorso 9 gennaio. Come si ricorderà Julius Bär nel 2023 aveva dovuto procedere a una rettifica di valore di 606 milioni di franchi a causa dei crediti concessi al gruppo Signa dell'imprenditore austriaco René Benko, nel frattempo fallito. La vicenda aveva costato il posto al presidente della direzione Philipp Rickenbacher.

L'impresa ha anche fornito ragguagli sull'andamento degli affari nei primi quattro mesi del 2025. A fine aprile i patrimoni gestiti erano pari a 467 miliardi di franchi, rispetto ai 497 miliardi di fine dicembre 2024, con un impatto negativo di 28 miliardi di franchi dovuto agli effetti valutari. La raccolta di nuovi fondi viene giudicata robusta, con un afflusso netto di 4,2 miliardi di franchi nei primi quattro mesi: il dato è inferiore alle attese degli analisti, che si aspettavano 4,9 miliardi di franchi.

Per conoscere la reazione della borsa alle novità odierne occorre attendere l'apertura del mercato alle 09.00. Dall'inizio dell'anno il corso dell'azione Julius Bär è sceso del 2%. Positiva è invece la performance sull'arco di un anno, pari al +6%, e quella per un periodo di un lustro, +52%.

Fondato a Zurigo nel 1890, Julius Bär - in altri paesi, Italia in primis, l'istituto si presenta anche come Julius Baer - è quotato alla borsa svizzera dal 2005. Oggi si concentra sul private banking. Il gruppo è presente in dodici località elvetiche, fra cui Lugano e St. Moritz (GR), e ha anche numerose sedi all'estero.