La Cina vara la stretta anche sull'export delle terre rare

La Cina rafforza i controlli sull'export delle terre rare, un gruppo di elementi chimici essenziali per produrre veicoli elettrici e alcune armi (missili inclusi), richiedendo agli esportatori di segnalare il loro tipo e le destinazioni.
In una nota, il ministero del Commercio ha precisato che la stretta avrà la durata di due anni (ottobre 2023-ottobre 2025).
La mossa, a pochi giorni dal summit di San Francisco tra i presidenti Joe Biden e Xi Jinping, si aggiunge alle restrizioni decise da Pechino di recente sulle spedizioni di gallio, germanio e vari tipi di grafite. La Cina vanta il 70% della produzione mondiale di terre rare.
Il ministero del Commercio ha annunciato di aver aggiunto le terre rare, nella forma più completa includendo i composti e le leghe ritenuti strategici, al suo elenco di risorse minerarie e altri elementi che richiedono la divulgazione di informazioni speciali, in una mossa che - secondo alcuni osservatori - potrebbe essere una tattica negoziale in vista dell'atteso vertice Biden-Xi, a margine del vertice Apec.
Gli Stati Uniti, che hanno sviluppato le proprie miniere per assicurarsi gli approvvigionamenti di alcuni minerali fondamentali, sono diventati il secondo produttore mondiale di terre rare: tuttavia, non disponendo di una capacità di fusione sufficiente, sono costretti ad esportare le materie prime in Cina per la loro lavorazione prima di reimportarle. Negli ultimi anni, gli Usa hanno cercato di collaborare con gli alleati per ridurre l'export di semiconduttori e apparecchiature per la produzione di chip di fascia alta verso la Cina.
Alla fine dello scorso anno Pechino ha iniziato a prendere in considerazione la possibilità, come ritorsione, di vietare le esportazioni di tecnologia di produzione di magneti ad alte prestazioni e altri prodotti che utilizzano le terre rare.
Oltre alle terre rare, il ministero cinese ha chiesto agli importatori di petrolio, ferro, concentrati di minerale di rame e fertilizzanti a base di potassio di segnalare ordini e spedizioni. I nuovi requisiti, considerati un aggiornamento delle norme sulla rendicontazione delle materie prime rilasciati dall'Ufficio nazionale di statistica nel 2022, dureranno due anni a partire dal 31 ottobre. In precedenza, 14 articoli importati rientravano nel meccanismo di rendicontazione, tra cui soia, olio di colza, latte artificiale polvere, carne di maiale, manzo e zucchero: tutti beni considerati strategici.