La gara dei moltiplicatori la vince Castel San Pietro

Dall’inizio del 2020 è realtà la riforma fiscale che ha abolito i regimi speciali per la tassazione delle imprese. Questo ha comportato per il Ticino adeguamenti che sono entrati già in vigore - come la riduzione dell’aliquota dell’imposta sull’utile delle società di capitali dal 9 all’8% e la riduzione del coefficiente d’imposta cantonale dal 100 al 97% - e altri che entreranno in vigore a tappe nei prossimi anni. Dal 2024, quindi tra poco più di un anno, il coefficiente cantonale dovrebbe scendere al 96%. È però una decisione che dovrà prendere il Gran Consiglio tenendo conto anche della situazione delle finanze pubbliche non certamente rosea in questo periodo. Le novità principali arriveranno dal 2025 quando l’aliquota cantonale dell’imposta sull’utile delle società di capitali dovrebbe scendere dall’8% al 5,5%. Nel contempo verrà introdotta la possibilità per i Comuni di differenziare entro determinati parametri, il prelievo fiscale tra persone fisiche e persone giuridiche. Si tratta del cosiddetto moltiplicatore comunale differenziato che aggiungerà un ulteriore livello di concorrenza fiscale intercantonale e intercomunale. Ma questa è musica del futuro. Cosa è successo nel frattempo in Ticino in tema di moltiplicatore d’imposta? Chi sale e chi scende?
Lo studio della Fiduciaria Mega
Ogni anno viene in aiuto la pubblicazione a cura della Fiduciaria Mega di Lugano. L’edizione di quest’anno (consultabile online su www.fiduciariamega.ch, ndr) abbraccia un periodo che va dal 2015 al 2022 e tiene conto anche delle aggregazioni comunali che nel frattempo sono andate a regime. L’ultima, in ordine di tempo è quella che ha visto la nascita del Comune di Tresa (Croglio, Monteggio, Ponte Tresa e Sessa). Ebbene, alla fine del 2022 si contano 108 Comuni e i rispettivi moltiplicatori confermano una situzione stabile. Di questi, 92 hanno confermato il moltiplicatore dell’anno precedente solo tre hanno aumentato: Dalpe, dal 65 al 70%; S. Antonino, dal 65 al 70%; e Sorengo, dal 60 al 65%. In 12 Comuni il moltiplicatore è invece sceso: Bedano, Cademario, Campo Vallemaggia, Cugnasco-Gerra, Faido, Gravesano, Maroggia, Melano, Muralto, Riva S. Vitale, Terre di Pedemonte e Verzasca. Altra curiosità statistica: ben 22 Comuni hanno un moltiplicatore inferiore o uguale al 70%, rispetto alle media cantonale che si attesta all’83%, mentre sono dieci i Comuni che applicano il 100%. Per quanto riguarda i capoluoghi, Mendrisio vince la gara con il 75% seguito da Lugano (77%). Distanziati Locarno e Chiasso (90%). Chiude Bellinzona con il 93%. La classifica dei più attrattivi è guidata da Castel S. Pietro (55%). Seguono Porza (56%); Bioggio (57%), Bedretto, Collina d’Oro e Mezzovico-Vira con il 60% l’uno e da Paradiso (62%).