La piazza bancaria ticinese, tra incertezze geopolitiche e instabilità internazionale

Si è tenuta oggi, 16 giugno 2025, presso Villa Negroni a Vezia, l’Assemblea Generale dell’Associazione Bancaria Ticinese (ABT), un momento di confronto sui temi di maggiore attualità per la piazza finanziaria ticinese. L’evento ha visto la partecipazione quali ospiti del CEO di Swiss Banking Roman Studer e del consigliere di Stato Christian Vitta, il quale ha tracciato un quadro dello stato di salute dell’economia ticinese e ha condiviso alcune riflessioni sul futuro del settore bancario.
Un quadro economico complesso ma resiliente
Nel suo intervento introduttivo, il direttore ABT Franco Citterio ha inquadrato lo scenario economico e finanziario attuale, segnato da incertezze geopolitiche e instabilità internazionale. Nonostante la congiuntura globale complessa, la piazza bancaria ticinese si presenta stabile, con un’occupazione in lieve crescita e un sistema finanziario diversificato che continua a offrire una vasta gamma di prodotti e servizi. Citterio ha sottolineato come il territorio ticinese stia dimostrando buona resilienza, favorita anche da una crescente attrattività fiscale e imprenditoriale. Tuttavia, ha lanciato un monito sulle finanze pubbliche cantonali e comunali, invitando a evitare aumenti fiscali che comprometterebbero la competitività del territorio. Il riferimento è in particolare all’iniziativa dei Giovani socialisti sull’introduzione di una tassa di successione del 50% per i patrimoni superiori ai 50 milioni di franchi e alla proposta del Governo federale di aumentare la tassazione dei capitali di previdenza. L’intervento del direttore si è concluso con una breve panoramica sulle attività svolte dall’Associazione nel corso dell’ultimo anno. Il tema del ricambio generazionale in banca continua a essere centrale e l’ABT sta svolgendo uno studio specifico, articolato in più fasi, volto ad analizzare l’attrattività del settore bancario quale datore di lavoro.
Le sfide normative: proporzione e realismo
Il presidente ABT Alberto Petruzzella ha incentrato la sua relazione sul ruolo strategico del settore bancario per la Svizzera e sul recente pacchetto di misure presentato dal Consiglio federale per evitare un nuovo caso Credit Suisse. «La piazza finanziaria e l’economia svizzera hanno bisogno di un’UBS sicura ma anche forte e competitiva e va trovato un equilibrio. Per quanto riguarda tutte le altre norme, ve ne sono certamente di molto sensate e opportune ma altre né si giustificano né nessuno ne sente il bisogno». Petruzzella ha espresso preoccupazione per l’estensione di obblighi regolatori anche alle banche non sistemiche, sottolineando il rischio di un eccessivo carico burocratico, soprattutto per gli istituti di piccole e medie dimensioni. «UBS è passata da salvatrice della patria a problema del Paese», ha affermato con ironia Petruzzella, chiedendo al Parlamento una valutazione critica e proporzionata delle misure proposte. Il presidente ha inoltre ribadito l’importanza di condizioni quadro stabili e favorevoli per garantire il successo della piazza finanziaria svizzera.
Swiss Banking: tutela della stabilità e impegno regionale
Nel suo intervento, Roman Studer, CEO dell’Associazione Svizzera dei Banchieri (Swiss Banking), ha illustrato le sfide e le opportunità che attendono il settore bancario. Oltre alla complessa situazione geopolitica, ha evidenziato l’importanza di affrontare i megatrend legati alla digitalizzazione e alla sostenibilità. Tra i temi centrali anche la crisi di Credit Suisse e l’ondata regolatoria che ne sta derivando. In questo contesto, Studer ha ribadito la necessità di una regolamentazione efficace ma proporzionata per garantire la stabilità e la competitività della piazza finanziaria svizzera. In conclusione, Studer ha sottolineato come il valore della diversità del panorama bancario elvetico rappresenti un punto di forza da preservare. Infine, Gabriel Bourquin, responsabile fiscalità presso Swiss Banking, ha ricordato l’importanza di una presenza attiva dell’associazione mantello nelle diverse regioni del Paese. In particolare, ha assicurato l’impegno dell’ASB nel rafforzare il dialogo con la Svizzera italiana, per considerare appieno le esigenze della piazza finanziaria ticinese.