La stangata di Trump: dazi al 30% per l'Unione europea

(Aggiornato alle 16.32) Il presidente americano Donald Trump ha postato su Truth la lettera inviata all'Unione europea, dove annuncia dazi dal primo agosto al 30%, minacciando di raddoppiarli in caso di ritorsioni. La stessa cosa è avvenuta riguardo al Messico.
Nella lettera a Bruxelles, indirizzata alla presidente della commissione UE Ursula von der Leyen, Trump invoca come motivo per i dazi al 30% la disparità del deficit commerciale dovuta a barriere commerciali, tariffarie e non tariffarie.
La percentuale è ben al di sopra di quella che l'UE si aspettava, soprattutto dopo che Trump aveva detto che recentemente Bruxelles ha trattato bene gli USA.
I numeri
La riscossione delle tariffe doganali USA è nuovamente aumentata a giugno, superando per la prima volta in un anno fiscale i 100 miliardi di dollari e contribuendo a generare un sorprendente surplus di bilancio di 27 miliardi di dollari per quel mese, ha nel frattempo fatto sapere il dipartimento del Tesoro statunitense.
I dazi doganali sono diventati la quarta maggiore fonte di entrate per il governo federale. Nel giro di circa quattro mesi, la quota dei dazi doganali sulle entrate federali è più che raddoppiata, passando da circa il 2% a circa il 5%.
La reazione
«Prendiamo atto della lettera inviata dal presidente degli Stati Uniti Trump», ha dichiarato da parte sua von der Leyen. «L'imposizione di dazi del 30 percento sulle esportazioni dell'UE sconvolgerebbe le principali catene di approvvigionamento transatlantiche, a scapito delle imprese, dei consumatori e dei pazienti su entrambe le sponde dell'Atlantico», afferma la 66enne. «Restiamo pronti a continuare a lavorare per raggiungere un accordo entro il primo agosto. Allo stesso tempo, adotteremo tutte le misure necessarie per salvaguardare gli interessi dell'UE, inclusa l'adozione di contromisure proporzionate, se necessario», conclude l'ex ministra tedesca.