Lifestyle Innovation Day

La tecnologia di domani per le aziende di oggi

Presentate tendenze e strategie nell’ambito di svariati settori innovativi quali la moda, l’e-commerce e il turismo – Il Ticino si propone come piattaforma di servizi per queste attività
© CdT/Gabriele Putzu
Gian Luigi Trucco
17.05.2022 06:00

L’innovazione non è per le aziende un’opzione ma una necessità per crescere, se non addirittura per rimanere sul mercato. È questo il messaggio di fondo scaturito dal Lifestyle Innovation Day svoltosi a Lugano.

Nell’aprire l’evento Stefano Rizzi, direttore della Divisione economia del DFE e Pietro Poretti, direttore della Divisione promozione economica del Comune di Lugano, hanno illustrato alcuni elementi delle strategie innovative pubbliche, dal triangolo Università-aziende- istituzioni che si rivela vincente al Parco dell’Innovazione, dal posizionamento di Lugano lungo l’asse Zurigo-Milano fino al ruolo rilevante nel campo dell’intelligenza artificiale, di Blockchain e delle cryptovalute.

La focalizzazione dell’evento verso l’universo «lifestyle» ha considerato in particolare ambiti come quello della moda e del lusso, della cosmetica e del design, del cibo e del turismo, in un contesto regionale delineato da Carlo Terreni, presidente del Lifestyle Tech Competence Center. Terreni ha ricordato i 60 marchi di moda presenti nel Cantone, l’adozione pionieristica della crypto Luga quale valuta legale, il ruolo luganese di secondo «innovation hub» oltre che terzo polo finanziario svizzero, la presenza del secondo supercomputer al mondo per potenza, la leadership nella ricerca sull’intelligenza artificiale ed un ampio mercato di private equity rivolto anche ai settori oggetto dell’evento.

Nuove competenze

Terreni ha considerato alcuni trend oggi dominanti, dalla rivoluzione Metaverse alla consegna di merci per mezzo di droni, dai nuovi modi di acquistare fino alla disaffezione per alcune marche, sostituite da nuove, oppure l’abbandono di posti di lavoro destinati in parte a diventare obsoleti e ad essere sostituiti da portatori di nuove competenze specializzate.

Durante i lavori, sia in sessione plenaria che in quelle specializzate per comparto, gli specialisti delle aziende hanno illustrato altre tendenze del mercato ed esperienze da loro attuate. Il caso Artsana presenta ad esempio una «crowd source platform» che permette a clienti e pubblico di partecipare allo sviluppo di nuovi prodotti, nel quadro di una strategia definita CBB-Community Based Business, fondata sull’analisi dei dati, in particolare attraverso i social media.

La sostenibilità dei materiali ed il mix ottimale dei canali di vendita, tradizionali e digitali, ponendo al centro il cliente, è l’obiettivo di Guess, che realizza un sofisticato KYC (Know Your Client), ben diverso da quello di compliance (spesso formale ed intrusivo) attuato dalle banche, per interagire meglio con lui e rendere più attivo il suo ruolo. Il legame di Guess con il Ticino è particolarmente significativo: insediatosi nel 2007 con 87 collaboratori, ne conta ora 750 e dal nostro Cantone elabora strategie e funzioni, compreso il design, per l’Europa e perfino per la casamadre USA.

«Effetto immersione»

Il rapporto complementare fra e-commerce e negozio tradizionale è al centro dell’interesse di molti brand, fino alla sua frontiera più avanzata, dal web al social fino alla realtà virtuale tridimensionale che costituisce il punto vendita del futuro (e per alcuni già del presente), in grado di generare quello che gli specialisti definiscono un «effetto di immersione ».

Non è assente da questo processo neppure il comparto alimentare, apparentemente uno dei più tradizionali, ed anche quello turistico sperimenta soluzioni avanzatissime, quali la mobilità urbana aerea, proposta negli Emirati o l’impiego esteso del Metaverse per scegliere le destinazioni e «viverle » virtualmente prima ancora che nella realtà.

Un panel ha considerato gli aspetti strategici legati agli investimenti in innovazione, da cui sono emersi elementi rilevanti: anzitutto l’innovazione deve andare in parallelo con l’agilità aziendale e la capacità di diffondere la nuova cultura e le nuove metodologie in tutte le sue parti, pena scarsi risultati e danni economici. D’altro canto l’innovazione non deve essere fine a se stessa, richiede visioni ed obiettivi e deve essere supportata da elementi concreti: se ad esempio un sistema sofisticato di analisi dei dati e di vendita digitale si scontra con difficoltà logistica, i risultati saranno ovviamente disastrosi.

Ticino «attraente»

Non sono poi mancate le considerazioni sui fattori che rendono il Ticino un’area particolarmente attraente per le aziende dei comparti Lifestyle, e non solo. Come ha affermato Pietro Poretti «Lugano offre tutti i vantaggi della grande città senza averne le caratteristiche negative». Sono stati ribaditi gli aspetti istituzionali e di sicurezza, i vantaggi fiscali anche se non troppo evidenti, la logistica e le infrastrutture favorevoli, il mix fra vita professionale e familiare che risulta interessante, ad esempio per l’ampiezza dell’offerta formativa o sanitaria, nonché per il costo della vita inferiore rispetto ad altre realtà svizzere.

In questo articolo: