Tensioni

L'allarme della BCE: «Dai dazi danni già marcati, ma si rischia di peggio»

Gli economisti spiegano che «tutti i settori azionari dell'area euro sono sensibili a shock negativi derivanti dalla politica commerciale statunitense, con i comparti automobilistico, dei beni di consumo, IT, industriale, dei materiali e finanziario percepiti dai mercati come i più vulnerabili»
©Matt Rourke
Ats
20.05.2025 12:48

«L'impatto dei dazi americani sui titoli azionari dell'area euro è già stato marcato. Se i dazi dovessero estendersi a meccanismi di produzione e approvvigionamento più ampi - soprattutto quelli legati a catene del valore complesse - potrebbero innescare rischi ancora più gravi per la stabilità finanziaria»: è quanto avverte la Banca centrale europea (BCE) nell'anticipazione della Financial Stability Review.

Gli economisti spiegano che «tutti i settori azionari dell'area euro sono sensibili a shock negativi derivanti dalla politica commerciale statunitense, con i comparti automobilistico, dei beni di consumo, IT, industriale, dei materiali e finanziario percepiti dai mercati come i più vulnerabili».

Gli effetti «non sembrano avvantaggiare nemmeno la maggior parte delle imprese statunitensi, i cui titoli sono anch'essi scesi dopo gli annunci».

La situazione è molto rischiosa, perché «qualora i dazi venissero estesi a settori chiave per le reti produttive globali» potrebbero compromettere le dinamiche del commercio diretto e della produzione tra diversi paesi.

E data «la natura interconnessa delle catene di approvvigionamento globali», le ripercussioni «potrebbero estendersi ben oltre i bersagli immediati, colpendo altre regioni e settori strategici».

Per la BCE, «ulteriori shock tariffari di ampia portata potrebbero rappresentare rischi significativi per la stabilità finanziaria dell'area euro e globale».